Presentazione del progetto
L’artista italo-argentino Raul Gabriel ha ideato, in occasione dell’anno in cui Bergamo e Brescia sono insieme capitale italiana della cultura, un’operazione espositiva che travalica i confini della semplice mostra. Si tratta, piuttosto, di un percorso che entra nei gangli della struttura ospedaliera, della sua identità, e che cerca di restituire ragionamenti, sensazioni, spirito del luogo e significati attraverso differenti media.
L’artista si è calato nella vita della Poliambulanza, è entrato nelle sale operatorie, ha parlato con i medici, ha assorbito tutto l’insieme di paure, attese e speranze che ne caratterizza l’attività, e ha concepito, rifacendosi ai sette atti di misericordia della tradizione cristiana, quelli che ha chiamato Seven acts of medicine. È stato quasi un laboratorio, un work in progress, nato dal dialogo, da una riflessione dinamica e dall’esperienza del porsi in ascolto: ne è scaturito un percorso artistico irrituale, non illustrativo né didascalico.
Alla radice sta una basilare constatazione: il nodo dell’esperienza umana ha il proprio comun denominatore nel “gesto”, che può essere pensiero, azione, idea che prende forma. L’àmbito della medicina è “gesto” per eccellenza, che si traduce in assistenza, cura, vicinanza, espansione, contenzione, separazione, ricongiungimento. Si serve di tecnica ed empatia, del sapere come della solidarietà.
Gli acts di Raul Gabriel costituiscono, in quanto opere d’arte, il punto di arrivo di un processo che parte nell’interiorità da cui ogni atto – il “toccare”, il “vedere”, l’“aprire”, l’“unire” etc., fondamentale nella medicina – scaturisce.
È, in effetti, un intervento multidisciplinare e ambientale, che annovera dipinti, installazioni, video, lavori digitali e altri di difficile classificazione statutaria, per tentare di innestarsi sulla percezione del luogo, dell’ospedale come spazio del “prendersi cura”, vicino all’uomo in ogni aspetto della sua esistenza sotto forma di unione di soggetti distinti: paziente e medico, infermiere e assistito, compagni del medesimo viaggio.
Arte e medicina sono “gemelle diverse”. Entrambe si relazionano in modo molto specifico con il corpo, da cui entrambe, di fatto, hanno origine. Con Seven acts of medicine Raul Gabriel riesce a ricordarcelo, facendoci riflettere e meditare.
Come scrive l’artista stesso, «Seven acts of medicine è un compendio di rivisitazione dell’estetica, come comunemente è intesa, al fine di stimolare una riflessione sostanziale». L’obiettivo è di spostare i paletti del significato e di provocare pensiero e reazione ponendo attenzione alla genuinità dei contenuti e delle forme. Non si tratta di “abbellire” o “arredare” gli ambienti dell’ospedale, ma di scostarsi dai concetti di contenitore e contenuto: la Poliambulanza non è né vuole essere un museo. La sfida è piuttosto di mostrare che «è il luogo stesso, con le sue presenze, a generare arte, così come genera cultura, cura, relazioni, e lo fa nel suo quotidiano».
L’arte del futuro, la medicina del futuro, l’architettura del futuro non si identificano semplicemente con la ricerca di strumenti sempre più tecnologici, sofisticati e complessi. Per Raul Gabriel «la medicina, come l’arte, non può immaginare il proprio avvenire se non nel gesto aperto di protocolli acquisiti che si lasciano contaminare dal valore, irrinunciabile e sempre rivoluzionario, dell’assunzione di responsabilità».
Per la tutela della salute e del ben-essere del singolo, della coppia, della famiglia
La mostra di Raul Gabriel per Poliambulanza in occasione di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023
Una guida pratica per le donne che scelgono di partorire in Fondazione Poliambulanza.
Tutti i servizi Welfare per le aziende che hanno a cuore la salute dei propri dipendenti
Il nuovo punto di riferimento dei bresciani.