11 maggio visita dell’Accademia LABA alla mostra “Seven Acts of Medicine” in Fondazione Poliambulanza

11 maggio visita dell’Accademia LABA alla mostra “Seven Acts of Medicine” in Fondazione Poliambulanza

giovedì 11 maggio 2023

Oggi dalle 10 alle 12 Fondazione Poliambulanza ha ricevuto la visita dell’Accademia LABA di Brescia. Gli studenti, presenti in sala più di 200 persone, hanno avuto modo di ascoltare l’artista Raul Gabriel nel talk loro dedicato «Gesto clinico e gesto artistico, quale relazione?».

Francesca Bertoglio, project manager del progetto di Bergamo Brescia Capitale della Cultura e moderatrice del talk, ha sottolineato l’importanza della cultura come valore a sé stante che pervade la realtà e offre spazio di riflessione all’interno e all’esterno di una struttura come quella ospedaliera. «In questo caso l’arte diventa veicolo di dialogo e di scoperta reciproca, grazie al processo creativo che Raul Gabriel ha messo in atto» – ha dichiarato Francesca Bertoglio.

Il Presidente Mario Taccolini ha accolto gli studenti con un caloroso benvenuto. L’iniziativa si radica nel desiderio di Poliambulanza di essere presenti sul territorio, come luogo di cura e di accoglienza, dal 1903. «L’anno scorso sono stati celebrati i venticinque anni della nuova sede e, in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, ci siamo affidati a Raul Gabriel per raccontare volti e presenze del nostro ospedale. Il gesto artistico e il gesto clinico rappresentano biografie che si relazionano con altre biografie. Ricerca scientifica e formazione sono un connotato essenziale di Poliambulanza, discendono dall’umanesimo cristiano, nella convinzione che siamo tutti partecipi delle sorti degli altri, specialmente dei più fragili» – ha affermato il presidente Taccolini.

Il direttore generale Alessandro Triboldi ha presentato l’attualità di Fondazione Poliambulanza come ospedale multispecialistico no profit, vocato alla ricerca e alla formazione, a una tecnologia sensibile all’umanità. «A fine 2022 siamo stati riaccreditati dalla Joint Commission International, certificazione che garantisce le migliori prassi ed elevati standard di cura e di sicurezza, rinnovata per la quarta volta dal 2013. I numeri di Poliambulanza sono notevoli, ad esempio disponiamo di un pronto soccorso con 85.000 accessi in un anno, primo singolo presidio per accessi in Brescia e quinto in Lombardia. Nel nostro ospedale nascono 2700 bambini in un anno, le sale operatorie sono connesse con tutto il mondo al fine di collaborare con specialisti internazionali, ottima occasione anche per formare nuovi professionisti. Le tecnologie avanguardistiche di cui Poliambulanza dispone non sarebbero nulla però senza la capacità di ascoltare, per questo l’ospedale reimpiega interamente il valore economico generato, aggiornando impianti e attrezzature, al fine di offrire le migliori cure ai pazienti» – ha spiegato il direttore generale Triboldi

Raul Gabriel nel talk ha affrontato la tematica dalla “contingenza” dell’artista rispetto all’opera, che assume vita propria. «L’ospedale è un luogo di verità, per questo ho accettato volentieri di prendere parte a questo progetto. Tendiamo a confondere l’innovazione con una continua proliferazione dei mezzi, ma l’innovazione vera sta nel riconfigurare la relazione tra le parti, abbattendo tutti i muri che non permettono il dialogo», ha esordito l’autore della mostra “Seven acts of medicine”. L’arte è sempre una forma di incidente, di pietra d’inciampo, di scontro e di incontro. Ogni cosa porta con sé bellezza, anche un cerotto, oppure qualcosa di rotto e di ferito. «Il corpo è sempre sporco ma è anche sempre puro e non c’è nulla che sfugge alla cultura, come un progetto complessivo. La scintilla artistica per me – ha proseguito Raul Gabriel nasce dalla musica, non dall’armonia, ma da quelle note stonate. Da qui voglio partire per raccontare la meraviglia della realtà che sta intorno a me, nel suo mistero di gioia e di dolore».

Giuseppe Paterlini, neonatologo di Fondazione Poliambulanza, ha iniziato la sua relazione, affermando che «l’arte medica è prendersi cura delle persone prima ancora di curarle attraverso farmaci e terapie. Le percentuali di sopravvivenza in Terapia intensiva neonatale sono molto migliorate, ma ciò non è sufficiente. Abbiamo imparato a considerare, negli anni, il trauma della separazione dei genitori dal loro bambino». Il primo ad assistere e a rilevare questo dolore è l’infermiere, la figura maggiormente vicina a genitori e neonato, capace di accorgersi dei bisogni relazionali. L’obiettivo è quello di raggiungere una ‘separazione zero’ e per questo l’accesso in Terapia intensiva neonatale in Poliambulanza è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. «I piccoli non sono in grado di rappresentare il dolore, ma provano molti stimoli dolorosi, che si possano intercettare dal loro sguardo. Per questo è fondamentale osservare sempre che cosa stiamo facendo e che cosa gli altri ci comunicano. Il gesto nostro deve riferirsi al gesto del bambino entrare in relazione con lui. Ricordiamo sempre che noi esistiamo, proprio perché siamo in relazione», ha concluso Paterlini.

Valerio Borgonuovo, direttore Libera Accademia di Belle Arti LABA, si è detto entusiasta di aver coinvolto gli studenti nell’interazione fruttuosa tra ospedale, territorio e scuola. «In questo caso sono presenti in sala gli studenti che afferiscono ai corsi di pittura e di decorazione, ma sarebbe bello invitare anche gli altri. È un’occasione di crescita interiore, professionale e umana, che mostra come la dimensione formativa e culturale si espanda oltre l’Accademia per diventare interlocuzione con il territorio e le strutture in esso inserite. Personalmente mi ha colpito la narrazione dell’artista che prende spunto dal corpo, quasi una prospettiva mitologica, che lascia intravedere la dimensione performativa, curativa e sciamanica dell’arte. Sono orgoglioso di essere qui con i miei studenti» – ha concluso il direttore Borgonuovo.