L’ipermetropia è un difetto visivo che si verifica quando il fuoco delle immagini cade su un piano posteriore rispetto a quello retinico, rendendo difficoltosa la visualizzazione di oggetti posti nelle vicinanze. Quando il difetto è di lieve entità, l’occhio riesce a correggerlo autonomamente attivando un processo fisiologico di accomodazione che permette di spostare il fuoco delle immagini in avanti. Tuttavia, dopo i 40 anni di età, la capacità accomodativa dell’occhio inizia a diminuire (presbiopia), rendendo necessaria la prescrizione di lenti correttive.
L’ipermetropia viene misurata in diottrie e, a seconda della gravità, può essere classificata in: Ipermetropia Lieve (da +0.25 a +1.5), Ipermetropia Media (da +1.75 a +3.25) e Ipermetropia Forte (fino a +6).
Le cause principali che determinano l’ipermetropia sono:
Da un punto di vista anatomico, l’ipermetropia può essere considerata un difetto congenito, dato che il bulbo oculare del bambino (così come tutti gli altri organi del corpo) deve ancora completare il suo sviluppo. Verso i 6-7 anni di età, periodo in cui la crescita dell’apparato visivo è terminata, il disturbo tende a scomparire autonomamente. Se ciò non avviene, è bene sottoporre il bambino ad una visita oculistica per evitare che il difetto generi altre problematiche (strabismo).
Il sintomo principale dell’ipermetropia è la visione poco nitida degli oggetti posti a distanza ravvicinata, che risultano sfocati nonostante lo sforzo accomodativo sostenuto dall’occhio. L’ipermetrope è spesso soggetto a mal di testa, lacrimazione degli occhi, pesantezza e rossore. In presenza di tali avvisaglie, è consigliabile, dunque, prenotare una visita oculistica.
L’Ipermetropia viene diagnosticata durante una normale visita oculistica attraverso una serie di esami diagnostici che consentono al medico oculista di stabilire il grado di gravità del disturbo. Un test fondamentale per la diagnosi dell’ipermetropia è sicuramente quello di Refrazione in Cicloplegia. Il test della Refrazione in Cicloplegia viene effettuato tramite l’instillazione di gocce cicloplegiche, che dilatano la pupilla impedendo l’accomodazione del cristallino. In questo modo, il medico oculista sarà in grado di misurare l’entità del disturbo senza alcuna interferenza.
Esistono diverse tipologie di trattamento che consentono di eliminare in maniera definitiva o parziale il disturbo. Il metodo più utilizzato per ovviare al problema è sicuramente la prescrizione di occhiali da vista con lenti graduate che aiutano l’occhio a riportare il fuoco sula retina. Tale soluzione è indicata nei casi in cui il paziente è un bambino o un individuo in età adolescenziale.
Un altro efficace metodo per correggere l’ipermetropia è rappresentato dalle lenti a contatto, che deviano i raggi di luce eludendo il processo accomodativo.
Infine, è possibile correggere l’ipermetropia tramite intervento chirurgico. Le moderne tecniche di chirurgia refrattiva, infatti, consentono di intervenire miratamente sulla curvatura della cornea tramite l’impiego del laser ad eccimeri o di impiantare delle lenti intraoculari fachiche da sovrapporre al cristallino. In presenza di cataratta, inoltre, è possibile anche sostituire il cristallino con una lente intraoculare appositamente selezionata per compensare un’eventuale ipermetropia (in questo caso si parla di cataratta refrattiva).
Oggi è possibile correggere l’Ipermetropia e gli altri difetti refrattivi (miopia e astigmatismo) grazie alla chirurgia refrattiva customizzata. L’occhio umano è come un’impronta digitale: varia da persona a persona. Personalizzare la chirurgia refrattiva in base alle caratteristiche del paziente permette, quindi, di ottenere risultati eccellenti. L’intervento di chirurgia refrattiva è sicuro e affidabile e viene eseguito in ambito ambulatoriale senza necessità di ricovero. Il paziente che si sottopone ad un’operazione di chirurgia refrattiva può tornare a casa il giorno stesso dell’intervento.
La chirurgia refrattiva iLasik è considerata tra le più avanzate ed affidabili al mondo. I vantaggi che offre la Tecnica iLasik sono:
Il 95% dei pazienti trattati con la chirurgia refrattiva iLasik ha superato il test di guida senza occhiali, mentre il 75% ha dimostrato acuità visiva di 20/20. Le fasi principali della chirurgia refrattiva iLasik sono tre:
Se il grado di ipermetropia dal quale si è affetti risulta essere particolarmente grave, è possibile eliminare il disturbo impiantando una lente intraoculare fachica in sovrapposizione al cristallino.
Le lenti fachiche rappresentano una soluzione solo nei casi in cui la chirurgia refrattiva non è sufficiente alla correzione del disturbo. Si può, inoltre, intervenire sul disturbo sostituendo il cristallino con una lente intraoculare: questa soluzione, però, viene presa in considerazione solo nei casi in cui il paziente è affetto da cataratta e necessita di un intervento chirurgico per rimuoverla.
Medico responsabile U.O.
Dr. Miglio Vincenzo
Scienze Chirurgiche
Direttore U.O./Servizio:
U.O. Oculistica
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