In Poliambulanza l’intelligenza artificiale applicata alla colonscopia entra nella pratica clinica

In Poliambulanza l’intelligenza artificiale applicata alla colonscopia entra nella pratica clinica

martedì 04 agosto 2020

Da maggio scorso nelle sale di Endoscopia di Fondazione Poliambulanza, destinate allo screening del colon, si utilizza il processore GI Genius di Medtronic, un software di Intelligenza artificiale che integra la colonna endoscopica dedicata alla colonscopia. Il progetto nasce da una collaborazione ormai consolidata nel tempo tra Medtronic, uno dei principali attori a livello mondiale nelle tecnologie medicali, e Poliambulanza.
Il Professor Cristiano Spada, direttore dell’unità Operativa di Endoscopia digestiva di Poliambulanza, ne è promotore, ritenendolo uno strumento dalle grandissime potenzialità.

 

Ma cos’è l’intelligenza artificiale? 
È un software che ha imparato a riconoscere situazioni specifiche, attraverso l’analisi di una grande quantità di dati coerenti. Nella valutazione di una lesione, l’IA parte da concetti generali e stringe verso i particolari seguendo modelli di calcolo matematico-informatici, il cui funzionamento è simile a quello su cui si basano le reti neurali biologiche. Il cervello umano infatti elabora le informazioni dei vari sensi in modo parallelo e distribuisce le informazioni in tutti i nodi della rete. Una volta che l’intelligenza artificiale è stata formata adeguatamente, è in grado di svolgere autonomamente il compito per cui è stata addestrata.

 

In che modo GI Genius e l’intelligenza artificiale promettono di dare un significativo contributo nel migliorare la qualità nella diagnosi?
Dati pubblicati nella letteratura scientifica suggeriscono che GI Genius è uno strumento efficace nell’individuazione automatica e in tempo reale delle lesioni mucose del colon (polipoidi e non polipoidi) durante l’esecuzione della colonscopia. E’, quindi, uno strumento che si affianca al medico che esegue una colonscopia suggerendogli aree di interesse, meritevoli di un’attenta valutazione, riducendo il rischio di trascurare o non visualizzare lesioni del colon. 

 

Perché è tanto importante ridurre al minimo la percentuale dei polipi che non viene rilevata dalla colonscopia tradizionale? 
La risposta a questa domanda sta nel concetto di effetto protettivo della colonscopia e, in particolare, nella definizione di cancro intervallare. Il cancro intervallare è quello che si sviluppa tra una colonscopia e l’altra. Ad un paziente che esegue la colonscopia, al termine dell’esame viene consigliato un intervallo di sorveglianza, la cui durata dipende da ciò che viene diagnosticato. Viene quindi fissata una seconda valutazione a distanza di mesi o anni. Una delle possibili cause del cancro intervallare è che una lesione, pur se presente, non sia stata visualizzata alla prima colonscopia. Infatti, nonostante l’attenzione ad eseguire una colonscopia di qualità (secondo le definizioni delle linee guida internazionali), esiste un potenziale rischio di perdere dei polipi durante l’esame endoscopico. L’obiettivo dell’IA e, in particolare, di GI Genius è di ridurre questo rischio di non visualizzare dei polipi.  Aiuterà, quindi, lo specialista a non farsi sfuggire nessun polipo, anche se di piccole dimensioni, che, se dimenticato, potrebbe crescere e modificarsi nel tempo. 
GI Genius, verrà utilizzato nella pratica clinica nei pazienti con indicazione ad effettuare la colonscopia di screening, ma consentirà a Poliambulanza di promuovere e partecipare a studi clinici in collaborazione con le maggiori Università italiane. Al momento, infatti, Poliambulanza è coinvolta in una sperimentazione promossa dal Prof. Alessandro Repici (Direttore dell’Endoscopia di Humanitas, Milano) e inizierà a breve collaborazioni con il gruppo del Prof. Guido Costamagna (Direttore dell’Endoscopia Digestiva Chirurgica del Policlinico Gemelli, Roma).

“Con GI Genius, afferma Alessandro Triboldi – Direttore Generale dell’ospedale, Fondazione Poliambulanza ribadisce la sua determinazione a rafforzare collaborazioni con partner industriali ed universitari strategici nell’ottica di continuare ad offrire le soluzioni tecnologicamente più avanzate, per rendere la diagnosi e poi il percorso terapeutico quanto più efficaci possibile.”