La chirurgia refrattiva è un tipo di chirurgia usata in ambito oftalmologico per correggere i difetti refrattivi dell’occhio intervenendo direttamente sulla cornea. La chirurgia refrattiva rappresenta, quindi, la soluzione ideale per tutti coloro che si vogliono liberare degli occhiali correggendo in maniera definitiva astigmatismo, miopia, ipermetropia e in certi casi presbiopia. Grazie al continuo progresso in ambito tecnologico, inoltre, gli interventi di chirurgia refrattiva vengono personalizzati in base alle caratteristiche intrinseche dell’occhio del paziente, per garantire a quest’ultimo estrema affidabilità e risultati eccellenti. Prima dell’operazione, infatti, il medico oculista svolge sul paziente una serie di esami preparatori che gli permettono di analizzare con scientifica accuratezza le caratteristiche dell’organo visivo al fine di programmare un intervento ad hoc. Gli interventi di chirurgia refrattiva hanno una durata particolarmente breve e vengono eseguiti in regime ambulatoriale, senza necessità di ricovero: il paziente, quindi, può tornare a casa il giorno stesso dell’intervento.
Ad oggi, le tecniche di chirurgia refrattiva maggiormente praticate sono due: la PRK (PhotoRefractive Keratectomy=cheratectomia fotorefrattiva) e la FemtoLASIK.
La PRK (o fotocheratotomia refrattiva) rappresenta da circa vent'anni una delle tecniche di chirurgia refrattiva più efficaci nella correzione dei difetti dell’occhio. Le tre fasi principali della Tecnica PRK sono:
Al termine del trattamento viene applicata sull’occhio del paziente una lente a contatto protettiva che potrà essere asportata solo dopo una settimana dall’operazione, per consentire all’epitelio corneale di ricostituirsi completamente.
La terapia post-operatoria prevede l’istillazione di colliri antibiotici, antinfiammatori e lubrificanti. Nel periodo immediatamente successivo al trattamento, il paziente può riscontrare bruciore e lacrimazione anche molto intensi, mentre le capacità visive sono già notevolmente migliorate al punto da non rendere necessario l’utilizzo degli occhiali.
La chirurgia refrattiva FemtoLASIK è attualmente considerata la tecnica più avanzata per la correzione dei difetti refrattivi. Gli innumerevoli vantaggi offerti dalla Tecnica FemtoLASIK sono:
Le fasi principali della chirurgia refrattiva FemtoLASIK sono tre:
Al termine del trattamento, il flap corneale viene riposizionato nella sua sede iniziale, aderendo in maniera del tutto naturale alla cornea. La terapia post-operatoria prevede l’istillazione di colliri antibiotici e lacrime artificiali. Nel periodo immediatamente successivo al trattamento, il paziente può riscontrare dei lievi fastidi che si risolvono nel giro di poche ore dall’intervento, consentendo al paziente una buona autonomia. Nonostante l’assenza di dolore e l’immediato recupero delle capacità visive, è bene ricordare che la superficie dell’occhio operato va protetta da traumi e sostanze irritanti per le tre settimane successive all’intervento.
Prima di affrontare un intervento di chirurgia refrattiva, il paziente deve essere sottoposto ad una visita oculista completa attraverso la quale il medico oculista può analizzare le caratteristiche dell’occhio e l’entità del disturbo dal quale è affetto. Gli esami principali da svolgere durante il controllo pre-operatorio sono:
Tra questi, l’esame del film lacrimale assume una particolare importanza poiché è quello che orienta la scelta della tecnica chirurgica da preferire. Se l’occhio del paziente non produce abbastanza lacrime, infatti, è più opportuno optare per la tecnica PRK dato che l’alternativa FemtoLASIK intensificherebbe i disturbi associati alla secchezza dell’occhio.
Nel periodo post-operatorio, invece, vengono effettuati dei controlli regolari e assolutamente obbligatori, necessari per la valutazione dell'andamento dell'intervento. La negligenza nel presentarsi ai controlli specialistici può influenzare negativamente il risultato finale ed essere causa di eventuali complicanze.
La PRK e la FemtoLASIK rappresentano entrambe delle valide tecniche per la correzione dei difetti refrattivi e i risultati finali offerti sono pressappoco simili e totalmente sicuri. La scelta di una tecnica piuttosto che dell’altra dipende, quindi, dall’entità del disturbo dal quale si è affetti e dalle caratteristiche intrinseche dell’occhio del paziente.
Entrambe le procedure prevedono l’utilizzo del laser ad eccimeri per il rimodellamento della curvatura corneale e per la correzione dei difetti refrattivi dell’occhio. Tuttavia, la differenza sostanziale sta nella profondità di azione del raggio laser: nella tecnica PRK, infatti, il laser agisce direttamente sulla superficie della cornea, mentre nella FemtoLASIK agisce in profondità oltre il lembo corneale precedentemente sollevato. Un’altra differenza significativa tra le due tecniche è rappresentata dal fatto che la tecnica FemtoLASIK, a differenza della PRK, non prevede l’utilizzo di microcheratomo ed è seguita da un decorso post-operatorio più breve e meno doloroso. Tuttavia, in caso di eventuali futuri ritocchi, l’occhio operato con tecnica FemtoLASIK presenterebbe maggiori problematiche rispetto a un occhio operato con tecnica PRK poiché il risollevamento del lembo corneale risulterebbe più difficoltoso.
Di seguito una tabella che espone le principali differenze tra le due tecniche.
PRK | FemtoLASIK | |
---|---|---|
Sicurezza e affidabilità | Molto Affidabile | Molto Affidabile |
Customizzazione | Si | Si |
Intervento senza microcheratomo | No | Si |
Periodo di convalescenza | Medio-lungo | Breve |
Esecuzione su cornee sottili | Si | No |
Esecuzione su occhi con scarso film lacrimale | Si | No |
Medico responsabile U.O.
Dr. Miglio Vincenzo
Scienze Chirurgiche
Direttore U.O./Servizio:
U.O. Oculistica
Dettaglio Unità Operativa
Ubicazione: Area A Piano 3
Telefono: 030/3518969
E-mail: ocu.segreteria@poliambulanza.it
Coordinatore: Simonetta Predolini
Ambulatori:
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