La chirurgia refrattiva è un tipo di chirurgia usata in ambito oftalmologico per correggere i difetti refrattivi dell’occhio intervenendo direttamente sulla diottro oculare. Il diottro è un sistema ottico composto da lenti. Il nostro occhio è un diottro costituito da due lenti la cornea ed il cristallino separati da un diaframma,l’iride. La chirurgia refrattiva rappresenta tutta una vasta famiglia di tecniche che agiscono sulle due lenti naturali del nostro occhio: la cornea ed il cristallino. Il sistema visivo può avere difetti di potere: miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia. Esistono varie soluzioni chirurgiche per tutti coloro che vogliono correggendo in maniera definitiva astigmatismo, miopia, ipermetropia e certi gradi di presbiopia liberandosi da correzioni esterne quali occhiali e lenti a contatto. Grazie al continuo progresso in ambito tecnologico, inoltre, gli interventi di chirurgia refrattiva vengono personalizzati in base alle caratteristiche dell’occhio del paziente, per garantire a quest’ultimo estrema affidabilità e risultati eccellenti, specie in base alle sue abitudini ed esigenze della vita moderna. Prima dell’operazione, infatti, il medico oculista assieme all’equipe di specialisti sanitari, svolge sul paziente una serie di esami preparatori non invasivi,principalmente mediante fotografie e misure digitali, che gli permettono di analizzare con scientifica accuratezza le caratteristiche dell’organo visivo (misure biometriche di curvature,spessori, lunghezze e traslazione della luce) al fine di programmare un intervento ad hoc. Gli interventi di chirurgia refrattiva hanno una durata particolarmente breve e vengono eseguiti in regime ambulatoriale, senza necessità di ricovero: il paziente, quindi, può tornare a casa il giorno stesso dell’intervento.
Ad oggi, le tecniche di chirurgia refrattiva maggiormente praticate sono due: la PRK (PhotoRefractive Keratectomy=cheratectomia fotorefrattiva) e la FemtoLASIK.
La PRK (o fotocheratotomia refrattiva) rappresenta da oltre vent'anni una delle tecniche di chirurgia refrattiva più efficaci nella correzione dei difetti dell’occhio. Le tre fasi principali della Tecnica PRK sono:
Al termine del trattamento viene applicata sull’occhio del paziente una lente a contatto protettiva che potrà essere asportata solo dopo una settimana dall’operazione, per consentire all’epitelio corneale di ricostituirsi completamente. Il nostro centro è dotato della versione più recente del laser a decimetri che permette il trattamento transepiteliale con minor danno dell’epitelio con contenimento del dolore iniziale. Inoltre la modalità tissuesaving permette una minore ablazione “bruciatura” di spessore stromale.
La terapia post-operatoria prevede l’istillazione di colliri antibiotici, antinfiammatori e lubrificanti. Nel periodo immediatamente successivo al trattamento, il paziente accusa un importante dolore nevralgico nella fase di ricrescita epiteliale e quindi la visione dei
primi giorni risulta più lenta delle altre tecniche e suscettibile di maggiore fluttuazione nel primo mese per poi ottenere una acuità visiva sovrapponibile alle precedenti. Ha un suo punto di forza nella ripetibilità ed alta automazione che la rendono il trattamento tecnicamente più semplice.
La chirurgia refrattiva FemtoLASIK è attualmente considerata la tecnica più avanzata per la correzione dei difetti refrattivi. Gli innumerevoli vantaggi offerti dalla Tecnica FemtoLASIK sono:
Le fasi principali della chirurgia refrattiva FemtoLASIK sono tre:
Al termine del trattamento, il flap corneale viene riposizionato nella sua sede iniziale, aderendo in maniera del tutto naturale alla cornea. La terapia post-operatoria prevede l’istillazione di colliri antibiotici e lacrime artificiali. Nel periodo immediatamente successivo al trattamento, il paziente può riscontrare dei lievi fastidi che si risolvono nel giro di poche ore dall’intervento, consentendo al paziente una buona autonomia. Nonostante l’assenza di dolore e l’immediato recupero delle capacità visive, è bene ricordare che la superficie dell’occhio operato va protetta da traumi e sostanze irritanti per le tre settimane successive all’intervento.
Prima di affrontare un intervento di chirurgia refrattiva, il paziente deve essere sottoposto ad una visita oculista completa attraverso la quale il medico oculista può analizzare le caratteristiche dell’occhio e l’entità del disturbo dal quale è affetto. Gli esami principali da svolgere durante il controllo pre-operatorio sono:
Tra questi, l’esame del film lacrimale assume una particolare importanza poiché è quello che orienta la scelta della tecnica chirurgica da preferire. Se l’occhio del paziente non produce abbastanza lacrime, infatti, è più opportuno optare per le tecniche con lenti falchi che intraoculari e non eseguire laser corneali. La tecnica SMILE garantisce tra i vari i laser il minor cambiamento del plesso neurale che regola la lacrimazione.
Alcuni pazienti con spessore corneale ridotto (parchimetria) potrebbero non essere idonei al trattamento laser. In questi casi si potrebbe scegliere una tecnica con lenti e intraoculari. La SMILE tra i laser asporta meno tessuto corneale per singola diottria.
Nel periodo post-operatorio vengono effettuati vari controlli regolari ed assolutamente obbligatori, necessari per la valutazione dell'andamento dell'intervento.La cura con colliri serve per proteggere e regolare il processo di guarigione delle cellule corneali. La negligenza nel presentarsi ai controlli specialistici o nel seguire le cure prescritte può influenzare negativamente il risultato finale ed essere causa di eventuali complicanze.
La SMILE , la FemtoLASIK o la PRK rappresentano tecniche diverse per la correzione dei difetti refrattivi sebbene correggano tutte la miopia con i risultati finali pressappoco simili e sicurezza sovrapponibile. Hanno però indicazione diverse su alcuni difetti. La scelta di una tecnica piuttosto che dell’altra dipende, quindi, dall’entità del disturbo dal quale si è affetti e dalle caratteristiche intrinseche dell’occhio del paziente. La scelta vi verrà spiegata ma viene fatta dal chirurgo visti i risultati degli esami del “pacchetto refrattivo”. In alcuni difetti possono essere scelte più tecniche.
Tutte le tre tecniche Entrambe prevedono l’utilizzo di uno o due laser per il rimodellamento della curvatura corneale e per la correzione dei difetti refrattivi dell’occhio mediante assottigliamento della cornea centrale o medio periferica. La FemtoLASIK e’ la tecnica più diffusa e versatile essendo unica che corregge sia miopia, astigmatismo che ipermetropia da lieve a media. La PRK e’ una tecnica molto conosciuta e semiautomatica con buoni risultati per miopie ed astigmatismi medi. La SMILE e’ la tecnica più innovativa con minore utilizzo di energia e migliore conservazione dei nervi corneali e di spessore. Risulta indicata per miopia ed astigmatismo, non corregge la ipermetropia. È la migliore tecnica laser utilizzabile per miopie elevate. La differenza sostanziale sta nella profondità di azione del raggio laser: nella tecnica PRK, infatti, il laser agisce direttamente sulla superficie della cornea, mentre nella FemtoLASIK agisce in profondità oltre il lembo corneale precedentemente sollevato. La SMILE agisce nel medio stroma con cornea chiusa e lamella intrastromale o tassello,senza aprire un lembo.
Un’altra differenza significativa tra le tecniche è rappresentata da un decorso post-operatorio più breve e meno doloroso nelle tecniche con FemtoLASIK (SMILE e FemtoLASIK). Tutte le tecniche descritte possono essere usate anche per correggere difetti visivi causati da altre malattie oculari ed anche combinate tra loro per migliorare casi clinici complessi.
Le tre tecniche rappresentano anche un bagaglio clinico progressivo per il chirurgo vista la maggiore riproducibilità ed automazione della PRK e la maggiore complessità esecutiva della SMILe a fronte di tempi di recupero inversamente proporzionali tra loro.
Di seguito una tabella che espone le principali differenze tra le due tecniche.
| PRK | FemtoLASIK | |
|---|---|---|
| Sicurezza e affidabilità | Molto Affidabile | Molto Affidabile |
| Customizzazione | Si | Si |
| Intervento senza microcheratomo | No | Si |
| Periodo di convalescenza | Medio-lungo | Breve |
| Esecuzione su cornee sottili | Si | No |
| Esecuzione su occhi con scarso film lacrimale | Si | No |
Di massima con una FemtoLASIK potrei correggere miopie da -0,75 diottrie a -6 diottrie, astigmatismi da -0,75 cilindro a -4 diottrie, ipermetropie da +0.75sf a +3 diottrie e forme miste o composte sommate tra loro.
Con una PRK potrei correggere miopie da -0,75 diottrie a -6 diottrie, astigmatismi da -0,75 cilindro a -2 diottrie, con una SMILE potrei correggere miopie da -2 diottrie a -9 diottrie sommate o meno ad astigmatismo da -0,75 a -4 diottrie.
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