Patologie

Miocardite

La miocardite è una malattia infiammatoria del tessuto muscolare del cuore, il miocardio, che può coinvolgere una parte o l’intero cuore, creando un danno alla funzione cardiaca. 
Il danno della funzione cardiaca può portare allo scompenso cardiaco (situazione determinata dall’incapacità del cuore di pompare adeguatamente il sangue nella circolazione). La miocardite a volte può estendersi anche al pericardio (il sacco che avvolge il cuore) e in questo caso si parla di mio-pericardite.

La miocardite può decorrere in forma lieve o grave. 
La maggior parte delle miocarditi ha una evoluzione benigna. Alcune miocarditi possono creare gravi problemi al cuore, fino alla morte.
La miocardite spesso decorre asintomatica e talvolta si possono trovare a distanza di tempo (anche anni) gli esiti del danno miocardico, quali dilatazione e disfunzione del cuore; quasi il 20% delle morti improvvise tra i giovani adulti e gli atleti sono la conseguenza di miocardite.
La miocardite acuta ha una grande variabilità di presentazione: quadro simil-infartuale, aritmie cardiache (irregolarità del battito), bradi o tachiaritmie fino all’arresto cardiaco e la morte improvvisa, scompenso cardiaco.

Cause

La miocardite è causata da infezioni (più spesso virali), tossine, farmaci (antibiotici e chemioterapici) o da malattie autoimmuni. Nelle malattie autoimmuni, il sistema immunitario attacca il cuore sano. Le malattie autoimmuni colpiscono il cuore e altri organi del corpo. Vi sono anche delle sostanze tossiche per il miocardio che possono causare la miocardite: l’abuso di alcool, alcuni metalli pesanti, il monossido di carbonio, il veleno di alcuni serpenti.
Nella maggior parte dei casi non si riesce a determinare la causa della miocardite.

Sintomi

I sintomi della miocardite variano da persona a persona, dal tipo di miocardite e dalle cause. 

I sintomi possono essere:
lo scompenso di cuore, situazione in cui il cuore non è in grado di pompare adeguatamente il sangue nella circolazione sanguigna e si manifesta con:

  • difficoltà respiratoria (dispnea) da sforzo ma anche a riposo (con difficoltà a mantenere la posizione sdraiata) 
  • stanchezza
  • scarsa tolleranza allo sforzo
  • gonfiore (edema) agli arti inferiori, ai piedi e anche all’addome
  • incremento di peso
  • scarsa produzione di urina 
  • dolore toracico, oppressione al petto
  • irregolarità del battito cardiaco (accelerato o irregolare).

Raramente la miocardite può essere causa di un’improvvisa perdita di coscienza, dovuta a una grave alterazione del ritmo cardiaco che può portare anche alla morte.


Altri possibili sintomi: 

  • segni di infezione, febbre, gola infiammata, mal di testa, diarrea
  • dolori muscolari
  • dolore alle articolazioni

Spesso i sintomi si manifestano da 7 a 14 giorni dopo una malattia virale.

Quando avvisare il medico

In caso di comparsa dei sintomi segnalati sopra, dopo una  sindrome influenzale o da raffreddamento o dopo l’inizio di una nuova terapia farmacologica.

Diagnosi

Le miocarditi possono essere difficili da diagnosticare.
Il medico dispone di diversi test a supporto dell’ipotesi di diagnosi.

  • esame del sangue: per il dosaggio della troponina che è un marcatore di danno miocardico, per il dosaggio del peptite natriuretico atriale (BNP), che aumenta in caso di scompenso cardiaco, dosaggio PCR –VES ed emocromo, per verificare la presenza di segni infezione o infiammazione.
  • radiografia del torace, può mostrare segni di insufficienza cardiaca e/o focolai di polmonite e versamento pleurico.
  • elettrocardiogramma (ECG), può rilevare eventuali anomalie del ritmo cardiaco o indicare una sofferenza cardiaca.
  • Ecocardiogramma, valuta attraverso l’utilizzo di ultrasuoni le dimensioni e la funzione del cuore (ventricolo destro e sinistro) ma anche la funzione delle valvole e l’eventuale coinvolgimento del pericardio, se rileva versamento pericardico.
  • risonanza magnetica, è un test d’immagine non invasivo, che permette di identificare la presenza di infiammazione del tessuto cardiaco e la sua estensione, le dimensioni e la funzione del cuore; l'evoluzione nel tempo della miocardite. 
  • cateterismo cardiaco, si esegue con l’introduzione di cateteri nei vasi sanguigni dal braccio o dall’inguine per misurare le pressioni all’interno del cuore e dei vasi.
  • coronarografia, per valutare lo stato di salute delle coronarie (e per escludere che lo scompenso sia causato da una ischemia, cioè inadeguato flusso di sangue al cuore per restringimento o occlusione delle arterie) 
  • biopsia endomiocardica, consiste in un piccolo prelievo di tessuto muscolare cardiaco.   Questo esame viene raramente eseguito e solo nei casi più gravi, perché è una procedura invasiva non priva di rischi.

Trattamento

Il trattamento dipende dalla severità della malattia e dalla causa.
Il trattamento comprende: farmaci che aiutano la funzione cardiaca e a proteggere il cuore, a controllare la pressione sanguigna e le aritmie, aumentare la produzione di urina (diuretici, ace inibitori, sartani beta bloccanti, inotropi); farmaci che impediscano la formazione di coaguli nell’organismo (anticoagulanti: eparina o anticoagulanti orali).


In alcuni rari casi sono necessari farmaci che agiscono sul sistema immunitario (immunoglobuline), riposo, ossigenoterapia.

Nei casi di grave disfunzione cardiaca con scompenso cardiaco che non risponde alla terapia convenzionale può essere necessario: 

  • applicare degli apparecchi per regolarizzare il battito cardiaco (defibrillatori) o che aiutano il cuore a pompare (assistenza ventricolare)
  • il trapianto cardiaco.

    
Il paziente dopo la fase acuta dovrà seguire dei controlli periodici per verificare la normalizzazione della funzione ventricolare sinistra. Questo perché talvolta la miocardite causa dei danni tardivi.
Possono essere prescritti antidolorifici per dare sollievo al dolore al petto ed abbassare la febbre quando presente.
Non esistono trattamenti per la maggior parte delle infezioni virali, ma nella gran parte dei casi queste sono destinate a risolversi spontaneamente; in caso di infezioni batteriche verranno prescritti antibiotici per affiancare l’organismo nella lotta all’infezione; solo raramente e in casi molto specifici viene prescritto il cortisone.

Si raccomanda una dieta a basso contenuto di sale e di evitare gli alcolici e il fumo.

Fondazione Poliambulanza Regione Lombardia Ministero della salute

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