Patologie

Patologie delle Ghiandole Salivari

Le ghiandole salivari sono:

  • le ghiandole maggiori, che comprendono le parotidi che si trovano davanti e al di sotto dei padiglioni auricolari, e le sottomascellari, situate al di sotto della mandibola e le sottolinguali
  • le ghiandole minori, sono diverse centinaia, diffuse all’interno della mucosa del cavo orale e orofaringolaringeo  e quindi distribuite a livello del palato, della lingua, delle labbra, della guancia, e della mucosa laringea e nasale.

Numerose sono le patologie che interessano le ghiandole salivari, per meglio orientarci individuiamo quindi diverse macroaree:

  • ostruttive, in particolare calcolosi salivari (scialolitiasi), che interessano principalmente le ghiandole maggiori, con formazioni di calcoli all’interno delle ghiandole e dei loro dotti con ostacolo al deflusso della saliva
  • infiammatorie-infettive, tra cui scialoadeniti acute e croniche. La più comune è rappresentata dalla parotite virale epidemica (orecchioni), patologia che colpisce perlopiù i bambini, è una malattia infettiva virale.
  • neoplastiche, le ghiandole salivari sono sede di tumori sia benigni i cui i principali sono:
    • Adenoma pleomorfo (Tumore misto)
    • Tumore di Warthin (Cistoadenolinfoma)
    • Adenomi monomorfi
    • Mioepitelioma

che maligni:

  • Carcinoma mucoepidermoide
  • Carcinoma adenoidocistico (Cilindroma)
  • Carcinoma a cellule aciniche.


Clinicamente i tumori delle ghiandole salivari si presentano con una massa asintomatica a crescita lenta. Nei casi in cui si associa ad un deficit del nervo facciale e a dolore si possono incontrare forme più aggressive.
La prognosi dipende dalla natura istologica; in genere un tumore della parotide ha maggiore probabilità statistica di essere benigno rispetto ad un tumore della ghiandola sottomandibolare.

Sintomi

Per le forme infiammatorie acute in genere i sintomi sono acuti (improvvisi) come rigonfiamento e/o dolore ed infatti le forme dovute a calcoli si presentano con la cosiddetta “colica salivare” caratterizzata da un improvviso gonfiore e dolore della ghiandola prevalentemente in occasione dei pasti; nelle patologie croniche il rigonfiamento e talvolta il dolore sono episodici, recidivanti.
Per le forme neoplastiche  in genere è presente una tumefazione a crescita più o meno lenta dove i sintomi dolore e paralisi del nervo facciale rappresentano in genere indicatori di malignità.

Diagnosi

In presenza dei sintomi sopra elencati e sulla base quindi di una accorta raccolta delle informazioni, anamnesi, e di un accurato esame obiettivo, viene formulata una ipotesi diagnostica. 
L’inquadramento diagnostico di routine in genere viene suffragato dall’ecografia delle ghiandole salivari che permette, in maniera non invasiva, di studiare l’aspetto morfologico del problema e le dimensioni. L’ecografia  può servire da guida per effettuare un agoaspirato per un esame citologico (FNAC).
Esami di secondo livello sono oggi  la Risonanza Magnetica e solo in alcuni casi la TC (Tomografia Computerizzata).

Trattamento

Per il trattamento delle patologie infettive-infiammatorie sono solitamente sufficienti terapie farmacologiche, per le patologie ostruttive è necessario un trattamento chirurgico che può essere mininvasivo oppure di asportazione della ghiandola in toto.
Nelle patologie neoplastiche il principale trattamento rimane anche in questo caso la chirurgia che va modulata a seconda del risultato diagnostico.

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