Io vado al Massimo Bike, la pedalata di sensibilizzazione per educare sui tumori del pancreas e raccogliere fondi in favore della ricerca, arriva a Brescia

Io vado al Massimo Bike, la pedalata di sensibilizzazione per educare sui tumori del pancreas e raccogliere fondi in favore della ricerca, arriva a Brescia

sabato 21 maggio 2022

Io Vado al Massimo Bike”, progetto sportivo di sensibilizzazione e raccolta fondi per i tumori del pancreas che consiste in una pedalata a tappe da Torino a Venezia, arriverà nella serata di lunedì 23 maggio a Brescia. L’iniziativa, ideata da Massimo Canonica, farà tappa presso l’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza. La pedalata terminerà giovedì 26 maggio a Venezia. 

Il gruppo di ciclisti ripartirà nella mattinata di martedì 24 maggio dopo un incontro con i medici e gli operatori della struttura sanitaria bresciana, in prima linea nel trattamento delle neoplasie pancreatiche. “Io Vado al Massimo Bike” proseguirà quindi verso Verona e l’Ospedale Borgo Roma

Il team di Poliambulanza è lieto di sostenere l’iniziativa unendosi per un breve tratto alla pedalata di Massimo Canonica che, con il suo percorso ciclistico a tappe, sensibilizza l’opinione pubblica sul tema del tumore al Pancreas, patologia ancora poco esplorata, con più di 14 mila nuovi casi all’anno - dichiara il Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza Alessandro Triboldi -  Il nostro Ospedale, con il “Pancreatic Team”, costituito da Chirurghi Specialisti in chirurgia del pancreas, Oncologi, Gastroenterologi, Radioterapisti, Radiologi interventisti, Anatomopatologi dedicati, affronta il caso, coniuga i vantaggi della multidisciplinarità con le esigenze di presa in carico molto rapida del paziente. In questo ambito di grande dedizione al singolo e specifico caso si inserisce la pluriennale collaborazione con la Fondazione Valsecchi, che ringrazio sentitamente”.

Dopo il saluto a Massimo Canonica e ai ciclisti che lo accompagneranno nella tappa successiva, la mattinata continuerà con il Pancreatic Live Talk con i medici specialisti di Fondazione Poliambulanza: il dott. Alberto Zaniboni, Responsabile U.O.C. di Oncologia, unitamente all’oncologa dott.ssa Ester Oneda, il prof. Moh’d Abu Hilal, Responsabile U.O.C. di Chirurgia e responsabile dell'Unità di Chirurgia Epatobiliopancreatica, robotica e mininvasiva, il dott. Giulio Rossi, Responsabile U.O.C. di Anatomia Patologica, il dott. Mario Bignardi, Responsabile U.O.C. di Radioterapia, la genetista dott.ssa Elide Spinelli.
Il team di Ricercatori del prof. Abu Hilal descriverà i progetti di ricerca attualmente in corso e alcuni pazienti, seguiti in Poliambulanza, porteranno la loro esperienza e le loro istanze.

Quando si parla di tumore al Pancreas – interviene il Prof. Abu Hilal - ci troviamo dinnanzi a percorsi difficili, a vicende umane molto dolorose e a interventi chirurgici estremamente complessi. 
Il progetto di Massimo Canonica, supportato dalla Fondazione Nadia Valsecchi ONLUS, ci coinvolge in una storia positiva, motivo di speranza per noi medici, per i pazienti e le loro famiglie.
Come Poliambulanza ci fa molto piacere essere stati scelti come sede ospitante di una delle tappe dell’iniziativa “Io vado al Massimo Bike”, destinata ad informare e sensibilizzare sul tema dei tumori del Pancreas.
È molto importante infatti continuare a lavorare nella ricerca scientifica e nella pratica clinica con l’obiettivo di identificare nuove terapie e nuovi metodi per migliorare la sopravvivenza e l'aspetto prognostico dei pazienti.
Ringrazio per questo tutti coloro che hanno sostenuto finora la ricerca e invito a continuare a farlo anche in futuro.


L’incontro sarà aperto al pubblico e trasmesso in diretta Fb sulla pagina di Poliambulanza. 

Perché è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema? In Italia si registrano ogni anno 14.000 nuove diagnosi di tumori al pancreas con un’incidenza in aumento. Secondo le stime, entro il 2030 i tumori del pancreas rappresenteranno la seconda causa di morte dopo il cancro al polmone, molto più frequente. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è di circa il 10% e meno del 20% dei casi sono candidabili all’intervento chirurgico. Attualmente non esiste una diagnosi precoce per queste neoplasie, che nella maggior parte dei casi risultano asintomatiche o causano sintomi riconducibili ad altre patologie più comuni. Educare quindi la popolazione sui sintomi ed i fattori di rischio della malattia è fondamentale.

Nel mondo occidentale si sta assistendo ad un aumento dei casi in maniera imponente – conferma il dott. Alberto Zaniboni, Direttore del Dipartimento Oncologico di Fondazione Poliambulanza - parte dei quali collegabili ai fattori di rischio quali il fumo, l’obesità, la sedentarietà, oltre alla pancreatite cronica e al diabete di insorgenza improvvisa in età avanzata. Una componente pari al 10% deriva invece da una predisposizione familiare. L’approccio multidisciplinare, che coinvolge diverse figure, dal Chirurgo al Radioterapista, resta fondamentale per definire un percorso il più personalizzato possibile”.

I fondi raccolti grazie a questa iniziativa verranno destinati al Registro Italiano del Cancro Familiare del Pancreas per finanziare un progetto di profilazione genetica tramite tampone salivare nei soggetti considerati a rischio di sviluppare un tumore del pancreas, curato dall’AISP – Associazione Italiana Studio Pancreas. Uno dei fattori di rischio in questo tipo di neoplasie è infatti rappresentato dalla familiarità. 
 Le donazioni potranno essere effettuate direttamente attraverso il sito della Fondazione Nadia Valsecchi Onlus (www.fondazionevalsecchi.org) o attraverso il sito dell’iniziativa (www.iovadoalmassimobike.it). 

La tappa tra Milano e Brescia collega due importanti città della Lombardia ma anche due tra le migliori strutture sanitarie per il trattamento e lo studio sui tumori del pancreas – dichiara Massimo Canonica, ideatore di Io Vado al Massimo Bike – un’occasione per confrontarsi con i medici e gli specialisti che operano su questo territorio e che costituiscono un vero e proprio punto di riferimento per moltissimi pazienti”.