Ospedale, luogo di cura e di cultura

Ospedale, luogo di cura e di cultura

mercoledì 07 dicembre 2022

Continua l’impegno di Poliambulanza nell’offrire ambienti di cura anche come luoghi di cultura e relazione riconoscendo le attività culturali e creative come fattore di promozione del benessere individuale e della coesione sociale. Ed è così che nascono “I giovedì dei libri in Poliambulanza”: incontri settimanali organizzati presso la Sala Convegni della Fondazione per dare spazio ad autori e intellettuali che, attraverso la presentazione del proprio libro, danno vita a momenti di incontro e condivisione aperti al pubblico.

 

VENERDÌ 16 DICEMBRE 2022
L’ospite dell’evento di venerdì 16 dicembre 2022 è Don Gianluca Mangeri, Cappellano di Fondazione Poliambulanza, che a partire dalle ore 17.30, presenterà il suo libro "Goccia dopo Goccia”. La presentazione sarà moderata da Luciano Zanardini, direttore della Voce del Popolo. Interverranno inoltre il Prof. Mario Taccolini, Presidente di Fondazione Poliambulanza, il Dr. Walter Gomarasca, Presidente di Poliambulanza Charitatis Opera, e Suor Mariangela Tassielli, Direttrice di Paoline Editoriale Libri.
 

“Una goccia leggera, ma costante. È così che si scava la roccia, così lentamente nascono capolavori. Come la goccia, così questi brevi pensieri: nati dalla vita di ogni giorno, perché ogni giorno possa avere una nuova vita”



GIOVEDÌ 1 DICEMBRE 2022
L’ospite dell’evento di giovedì 1 dicembre 2022 è lo scrittore Andrea Pomella che, a partire dalle ore 18.00, presenterà il suo libro "Il Dio Disarmato", in dialogo con Tino Bino.
 
«All’inizio c’è uno stridio di gomme sull’asfalto, un urto nell’aria, il suono di un clacson, e subito dopo quello che sembra il concerto di un martello pneumatico. Lo studente alza gli occhi dal giornale e si volta nella direzione da cui proviene quel frastuono. Ciò che accade alle 9.02 del 16 marzo 1978 continua ad accadere». Il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e il massacro dei cinque agenti della scorta è l’evento che ha generato la piú grave frattura emotiva, politica e sociale della storia repubblicana. L’attacco dura tre minuti. Tre minuti che, a piú di quarant’anni di distanza, continuano a essere oggetto di ricerche, ricostruzioni e speculazioni. Ma questo, va detto, non è un saggio: qui siamo nel territorio della letteratura. E ogni scrittore, si sa, manipola il tempo, può condensare dieci anni in una frase o dilatare pochi secondi e farli durare quanto vuole, se in quei secondi si nasconde una verità su cui lo sguardo continua a posarsi. Il metodo in un certo senso è quello del realismo traumatico, lo stesso che usava Andy Warhol nelle sue immagini seriali: mettere in scena e replicare per sfiorare la verità. Non la verità storica, ma quella piú sfuggente della percezione individuale e collettiva. Ecco allora alternarsi nella narrazione i testimoni oculari, i brigatisti, i politici, gli uomini della scorta, persino personaggi storici vissuti secoli prima. E l’azione, gli spari, la fuga, il congegno che scatta e che si replica all’infinito, perennemente identico a se stesso, ma che viene osservato ogni volta da una prospettiva diversa. A intersecare i fatti pubblici è il racconto privato delle ultime otto ore di vita di Aldo Moro prima del sequestro. Il dio disarmato è un romanzo senza aggettivi: storico, politico, filosofico, lirico, documentario; nessun termine riesce davvero a definirlo. È un libro che indaga nel profondo le scelte individuali e i disegni del destino, il territorio e lo spazio urbano, la sostanza del tempo, il mormorio segreto della vita di un uomo tra i piú importanti della storia d’Italia, che quando tornava a casa si toglieva di dosso l’aggettivo «politico» per cercare di essere soltanto un uomo.


GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE 2022
L’ospite dell’evento di giovedì 24 novembre 2022 è Massimiliano Marinelli, scrittore, che presenterà a partire dalle 18,00 il suo libro "Dizionario di Medicina Narrativa”. L’autore dialogherà con Sara Bignotti e il dr. Claudio Cuccia. Intervento preordinato di Elena Vavassori.
 
La Medicina Narrativa è un nuovo campo del sapere che, nato negli Stati Uniti dalle intuizioni e dalla passione di Rita Charon, in questi anni è stata al centro di un progressivo interesse. 
Fanno parte della guarigione la narrazione che il malato fa della sua malattia, la prognosi e l’intervento del medico. La solidarietà narrativa tra medico e paziente aiuta le stesse cure tradizionali. 
Questo Dizionario – il primo a livello internazionale e avvalendosi del contributo di Rita Charon - presenta 60 lemmi ritenuti essenziali per definire le potenzialità di questo nuovo campo della medicina.
L’opera è rivolta a tutti: professionisti della salute e cittadini, in quanto coinvolti nei temi della salute e della malattia, della sofferenza e della terapia.



GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2022
L’ospite dell’evento di giovedì 3 novembre 2022 è Massimo Tedeschi, giornalista e scrittore, che presenterà a partire dalle 18,00 il suo libro " Brescia Adagio. Capitale industriale, capitale della cultura?" . In dialogo con l’autore il libraio della libreria di Fondazione Poliambulanza, Gionata Mazzara.

Forse bisognerebbe cominciare dalla luce che c’è nell’aria: quella cristallina di certe mattine d’inverno, che dalla balconata del Castello ti permette di vedere il profilo degli Appennini. O quella brumosa di certe sere d’autunno, che porta con sé voglia di tepore e di abbracci. Oppure dagli aromi: quello dolciastro dei viali di tigli in fiore, quello delle cucine di mezzo mondo che aleggia nel Carmine, quello – per alcuni afrodisiaco – della benzina delle auto storiche che una volta all’anno si danno appuntamento qui per la Mille Miglia. Oppure dai monumenti e dal colore della pietra di cui sono fatti: la Loggia e il Duomo, il Broletto e il Vantiniano, i chiostri e le torri. La città del tondino, dal cipiglio burbero e dal cuore generoso, è anche molte altre cose: cittàcaleidoscopio e città-enciclopedia, città-laboratorio e città-confine, capitale del terzo settore e, insieme a Bergamo, Capitale Italiana della Cultura 2023. Brescia, insomma, può essere “un luogo delizioso dove vivere”. E dunque incamminiamoci. Insieme. Adagio



MERCOLEDÌ 25 MAGGIO 2022
L’ospite dell’evento “I giovedì (…di MERCOLEDÌ) dei libri in Poliambulanza” è lo scrittore Antonio Pascale, che presenterà a partire dalle 18:00 il suo libro "La foglia di fico. Storie di alberi, donne e uomini" edito da Einaudi. Introduce l’incontro Gionata Mazzara, libraio della libreria di Fondazione Poliambulanza. 
Una cosa completamente diversa.

La foglia di fico. Storie alberi, donne e uomini.
L’autore, invece della solita e noiosa presentazione, racconterà la lunga storia del mondo attraverso le piante. “Le piante - dice Pascale - sono gli unici organismi che mettono in comunicazione terra e cielo, assorbono sostanza nutritive dalla terra, le portano in alto e grazie alla fotosintesi producono amido e lignina e due sottoprodotti, acqua e ossigeno. Dunque, respirando ossigeno e bevendo acqua, altro non siamo che un sottoprodotto delle piante.
Proviamo allora a raccontare tutto quello che è importante sapere, sulla natura umana e sul mondo che abbiamo costruito, utilizzando uno strumento d’eccezione che pochi usano: le piante, appunto”. Un monologo di 45 minuti, veloce, simpatico, adatto a famiglie e bambini, con argomenti non ovvi e affrontando anche dilemmi difficili da risolvere. Il tutto si concluderà, per chi vorrà, con dediche personalizzate e botaniche. 
Antonio Pascale è nato a Napoli nel 1966, è vissuto a Caserta, poi a Roma dove lavora da trent’anni per il ministero dell’Agricoltura.  
È scrittore, saggista, autore teatrale e televisivo.
Tra i suoi libri, pubblicati da Einaudi: La manutenzione degli affetti, Le attenuanti sentimentali, Le aggravanti sentimentali.



MARTEDÌ 26 APRILE 2022

L’ospite dell’evento “I giovedì (…di MARTEDÌ) dei libri in Poliambulanza” è il poeta e scrittore Daniele Mencarelli, che presenterà a partire dalle 18:00 il suo libro "Sempre tornare" edito da Mondadori. Modera l’incontro Luca Luzzani, medico responsabile dell’Unità di Chirurgia Endovascolare di Fondazione Poliambulanza.

"Non mi accontento di un brandello di luce. lo ti dichiaro guerra, vita, io t'incendierò di significato. Oppure come fiamma brucerò verso il cielo”.
È l'estate del 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere al massimo tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c'è qualcosa con cui non ha fatto i conti: se stesso. È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma. Libero dalle distrazioni e dalle recite sociali, offrendosi senza difese alla bellezza della natura, che lo riempie di gioia e tormento al tempo stesso, forse riuscirà a comprendere la ragione dell'inquietudine che da sempre lo punge e lo sollecita.
In compagnia di una valigia pesante come un blocco di marmo, Daniele si mette in cammino, costretto a vincere la propria timidezza per chiedere aiuto alle persone che incontra lungo il tragitto: qualcosa da mangiare, un posto in cui trascorrere la notte. Troverà chi è logorato dalla solitudine ma ancora capace di slanci, chi si affaccia su un abisso di follia, sconfitti dalla vita, prepotenti inguaribili. E incontrerà l'amore, negli occhi azzurri di Emma. Ma soprattutto Daniele incontrerà se stesso, in un fitto dialogo silenzioso in cui interpreta e interroga senza sosta ciò che gli accade, con l'urgenza di divorare il mondo che si ha a diciassette anni, di comprendere ogni cosa e, su tutto, noi stessi: misurare le nostre forze, sapere di cosa siamo fatti, cosa può entusiasmarci e cosa spegnerci per sempre.
Questo viaggio lo battezzerà infine all'arte più grande di tutte. L'arte dell'incontro.

 


GIOVEDÌ 7 APRILE 2022
L’ospite dell’evento di giovedì 7 aprile 2022 è Mons. Giacomo Canobbio: docente emerito di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, che presenterà a partire dalle 18,00 il suo libro "Perché Dio ci lascia soffrire?" . In dialogo con l’autore la filosofa Aurora Ghiroldi, chiuderà l’incontro il Professore Mario Taccolini, Presidente di Fondazione Poliambulanza. 

Fin dall’antichità risuona il dilemma: perché Dio ci fa o ci lascia soffrire? Se il non credente attribuisce le ragioni della sua sofferenza all’essenza della condizione umana, alla responsabilità delle persone, all’incompiutezza del mondo; per colui che crede l’interrogativo diviene un quesito di difficile risoluzione. Il libro, partendo dalla tradizione cristiana, elabora una riflessione critica che esclude le più comuni risposte: Dio non ci punisce dalle colpe, non educa tramite la sofferenza, non rende partecipi della salvezza del mondo. Di fronte al male sono possibili diversi atteggiamenti: dalla negazione dell’esistenza di Dio, alla rivolta nei suoi confronti; la protesta e la resa; fino a quello più sapiente, l’accettazione del limite e l’affidamento al Mistero, che è la vera cifra della realtà di Dio.



GIOVEDÌ 24 MARZO 2022
Ospiti dell’evento di giovedì 24 marzo 2022, gli autori del libro “Respiri. Racconti dall’isolamento”: il dr. Claudio Cuccia, direttore del Dipartimento Cardiovascolare di Fondazione Poliambulanza, Gian Luca Favetto, scrittore, giornalista e drammaturgo, Antonio Pascale, scrittore, saggista, autore televisivo e teatrale, il dr. Walter Gomarasca, Direttore Sanitario aziendale di Fondazione Poliambulanza e Presidente della onlus “Poliambulanza Charitatis Opera”, Paola Carmignani, giornalista e critica teatrale del “Giornale di Brescia”, Tino Bino, fondatore dell’editrice La Quadra ed editorialista per il “Corriere della Sera” dorso di Brescia, Gionata Mazzara, libraio della Libreria Università Cattolica del Sacro Cuore di Poliambulanza, Claudio Gasparotti, architetto, e Giuseppe Raspanti, collaboratore del “Giornale di Brescia” e “Bresciaoggi”.
La presentazione si terrà a partire dalle ore 18 e sarà moderata da Tino Bini.
Tutti coloro interessati potranno presentarsi presso la Sala Convegni con qualche minuto di anticipo esibendo il Greenpass rafforzato e indossando la mascherina Ffp2. L’entrata è libera sino ad esaurimento posti.

Il libro nasce dalla testimonianza di un evento epocale, che ha fermato il mondo, nel dolore. Una malattia tanto drammatica per la sua violenza e imprevedibilità da non permettere a nessuno di nascondersi, di ripararsi nell’indifferenza che spesso ci accoglie a braccia aperte. In questa catastrofica pandemia, tutti abbiamo avuto un ruolo; non è stata una recita di un copione che conoscevamo a memoria, ma di una storia vissuta nella sofferenza, nella sorpresa, nel senso d’impotenza a cui non eravamo abituati, purtroppo anche nel chiasso delle parole e della polemica. I malati hanno incarnato la parte più dolorosa, ma nessuno si è potuto ritagliare il semplice ruolo dello spettatore. Ecco, di questo dramma bisognava dare una testimonianza. I racconti sono lo stratagemma che la narrativa offre, un modo gentile di far conoscere le cose. L’interesse degli scrittori che hanno contribuito alla realizzazione dell’e-book, è stato di aiutare a capire, non la malattia, di cui tanto ci assordano gli esperti, quanto il sentire delle persone. Da sempre sostengo che il paziente vada spogliato della malattia che lo priva della dignità di persona, e vada letto e narrato per la sua storia, per i suoi affetti, per la forza o la debolezza e le paure che lo contraddistinguono, per i sentimenti che l’hanno accompagnato per l’intera esistenza. Solo sostenendo lo sguardo di chi hai di fronte capisci come ogni vita sia unica, mentre la malattia è la stessa per tutti. Ecco, la narrativa fa questo, non parla di un virus, per maligno che esso sia, ma delle pene e delle speranze di chi lo deve affrontare.


GIOVEDÌ 10 MARZO 2022
L’ospite di giovedì 10 marzo 2022 è Franco Brevini: scrittore e autore del libro “Abbiamo ancora bisogno degli intellettuali?”, che presenterà a partire dalle ore 18:00 in dialogo con il dott. Claudio Cuccia, Direttore del Dipartimento di Cardiologia di Fondazione Poliambulanza.

La crisi dell’autorità culturale, che origina dalla sostituzione di logiche di tipo quantitativo ai tradizionali parametri qualitativi, si afferma con l’imporsi di un individualismo sempre meno disposto a venire a patti con la realtà. La disintermediazione caratteristica della rivoluzione informatica, insieme alla disponibilità di sconfinati giacimenti di conoscenza a portata di un click, ha assestato il colpo di grazia al vecchio edificio della conoscenza. Basandosi su una bibliografia internazionale, il saggio alterna riferimenti storici a concreti esempi tratti dalle cronache di ogni giorno. Al centro dell’indagine sono alcuni temi fondamentali del dibattito contemporaneo, come il tramonto degli intellettuali, la disfatta della scuola, i social e le nuove tecnologie. Le soluzioni non sono facili, ma l’autore indica qualche strada che potrebbe essere utilmente percorsa. La pandemia ha ridefinito gli equilibri del mondo e sembra avere riaperto nuove chance al sapere e alle élite.


GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO 2022
L’ospite di giovedì 24 febbraio 2022 è Fabrizio Turoldo: bioeticista e autore del libro “L’Etica di fine vita”, che presenterà a partire dalle ore 18:00 in dialogo con la filosofa Aurora Ghiroldi. Chiuderà l’incontro il teologo Mons. Giacomo Canobbio, docente emerito di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.

I delicati temi, oggi tanto dibattuti, relativi alla fine della vita non possono esaurirsi semplicemente nell’indicazione di limiti e confini, seppur necessari. Una prima questione fondamentale, infatti, è quella del valore e del significato che vengono attribuiti alla vita, in particolare quando essa si trova in condizioni di vulnerabilità e di sofferenza. Una seconda questione, legata alla prima, riguarda il significato che viene attribuito alla cura, sempre in bilico tra prestazione tecnica e presa in carico integrale della persona. Il presente volume prende dunque in esame il tema del limite, ma solo dopo essere passato attraverso tali questioni, più radicali. Non mancano infine i riferimenti alle questioni di attualità, dalla legge sulle disposizioni anticipate di trattamento (legge 2019 del 22/12/2017) alla decisione della Corte Costituzionale sul caso Antoniani-Cappato.


GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2022
L’ospite di giovedì 10 febbraio 2022 è Giacomo Poretti, attore e scrittore del libro “Turno di notte- storia tragicomica di un infermiere che avrebbe voluto fare altro –“.
La presentazione si terrà a partire dalle ore 18 e sarà moderata dalla dott.ssa Stefania Pace, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Brescia.
Tutti coloro interessati potranno presentarsi presso la Sala Convegni con qualche minuto di anticipo presentando il greenpass rafforzato e indossando la mascherina Ffp2. L’entrata è libera sino ad esaurimento posti.
Al fine di coinvolgere il maggior numero di persone, la presentazione verrà trasmessa anche in diretta Facebook dalla pagina di Fondazione Poliambulanza.
 
“In quanti sapevano che, prima di diventare un acclamato comico, Giacomo è stato un infermiere? In questo libro ripercorre i suoi ricordi in corsia e ne sorride.” 
Com’è che, dopo un’infanzia passata a sognare di diventare calciatore, astronauta o magari avvocato o filosofo, uno si ritrova a fare l’infermiere nella corsia di un ospedale? Sandrino – detto Saetta perché nessuno è veloce come lui ad accorrere al letto dei ricoverati – se lo chiede ancora oggi, dopo tanti anni trascorsi a galoppare su e giù per i corridoi dei vari reparti, richiamato dal suono insistente dei campanelli con cui i pazienti esigono le sue attenzioni, giorno e notte. Già, la notte… le ore che tutti attendono per abbandonarsi al riposo sono per l’infermiere, esattamente come per il navigatore solitario, il momento più difficile: quello in cui si percepisce tutta la solitudine e la responsabilità di non poter lasciare la barca ingovernata. Ma per Sandrino sono anche l’occasione per far spazio ai ricordi più esilaranti, drammatici o commoventi che hanno costellato la sua carriera, iniziata come ausiliario delle pulizie – parola d’ordine: «Saetta, vada a cambiare il 23!!» – e coronata dal diploma di infermiere, il vero passaporto per entrare nel mondo della medicina. Turno di notte è un romanzo fatto di mille personaggi meravigliosi – suore, infermieri, pazienti, dottori – alle prese con tutte quelle piccole cose e quelle questioni enormi che sono il sale delle nostre giornate. Con la leggerezza profonda che lo contraddistingue, Giacomo non solo ci racconta una storia, fatta di tante storie che ci fanno ridere e piangere, ma riesce, senza dare troppo nell’occhio, a farci pensare. Alla malattia, alla cura, alla paura e alla speranza: insomma a quella cosa esaltante, spaventosa e inesplicabile che chiamiamo vita.



GIOVEDÌ 13 GENNAIO 2022
Gli ospiti di giovedì 13 gennaio 2022 sono il S.E. Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova, e gli autori del libro presentato “Curare la persona. La dimensione umana della medicina”, Mons. Marco Doldi, Teologo bioeticista, e il Dott. Paolo Petralia, Direttore Generale Asl 4 Liguria.
La presentazione si terrà a partire dalle ore 18 e sarà moderata dal Prof. Mario Taccolini, Presidente di Fondazione Poliambulanza.

Oggi uno sguardo completo sull’uomo e un’adeguata competenza etica sono diventati requisiti essenziali per interpretare con appropriatezza ogni attività sanitaria. È importante formare un professionista eticamente consapevole, cioè conscio dei valori morali in gioco nelle decisioni che egli suggerisce o prende. Si tratta per i medici e per tutti gli operatori sanitari di possedere, insieme alla dovuta competenza tecnico-professionale, un codice di valori e di significati con cui dare senso alla malattia e al proprio lavoro e fare di ogni caso clinico un incontro umano. Tale obiettivo non è affatto diverso né costituisce un’aggiunta rispetto a quello di formare un buon sanitario, ma ne costituisce piuttosto una componente irrinunciabile. Di qui l’esigenza di una specifica formazione etica i cui fini possono essere così indicati: invitare a uno sguardo antropologico adeguato sull’uomo, richiamando alcune conclusioni a cui è giunta la ricca riflessione occidentale; offrire conoscenze etiche a riguardo dell’atto morale, della coscienza, dell’agire umano virtuoso; promuovere, di conseguenza, lo sviluppo delle qualità umane e professionali del sanitario; porre le basi per un ragionamento bioetico che distingue con attenzione il piano scientifico, quello antropologico, quello morale, quello giuridico, al fine di giungere ad un’adeguata valutazione sulla scelta da compiere. Il tutto senza la pretesa di sostituirsi all’apprendistato quale graduale azione contagiosa del respiro etico dei propri Maestri, ma nemmeno senza la rinuncia a proporre un approfondimento tematico che sia in grado di sostenere l’approccio alle scelte etiche e ai problemi bioetici che la professione pone nel quotidiano.


GIOVEDÌ 23 DICEMBRE 2021
L’ospite di giovedì 23 dicembre 2021 è Giovanni Santambrogio, giornalista e scrittore e autore del libro “Ogni minuto é di Dio”.

L’espressione «Ogni minuto è di Dio» per Antonio Sarcina, primario di Chirurgia vascolare all’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, significava uno stile di vita, una certezza che si manifestava con l’attenzione alla sofferenza, lo sguardo sul malato, la ricerca scientifica, le relazioni tra colleghi, il metodo di lavoro. Interrompendo una carriera avviata, il dottor Sarcina lascia il Policlinico di Milano per costruire a Brescia una comunità sanitaria altamente professionalizzata che sviluppasse lo spirito fondativo dell’opera delle Ancelle della Carità e dare così, grazie alla fede, ai pazienti e al personale sanitario uno sguardo diverso sulle prove dell’esistenza. Un’intuizione nata in un viaggio a Lourdes come barelliere subito dopo la maturità classica e sviluppatasi nel tempo con l’incontro con Comunione e Liberazione e le esperienze di medico volontario nei quartieri popolari di Milano con le suorine di via Martinengo, le prestazioni presso la Fondazione Moscati e l’impegno in Medicina e Persona. Una coscienza che diventerà più esplicita durante i tre anni della sua malattia che porterà amici, colleghi.
 

 

GIOVEDÌ 16 DICEMBRE 2021
L’ospite di giovedì 16 dicembre 2021 è Giuseppe Lupo, scrittore e saggista e autore del libro “Gli anni del nostro incanto”.

 

“Una domenica di aprile, una Vespa, a Milano, negli anni Sessanta: un padre operaio, una madre parrucchiera, un figlio di sei anni e una bimba che non ne ha ancora compiuto uno. Vengono dalla periferia, sembrano presi dall’euforia del benessere che ha trasformato la loro cronaca quotidiana in una vita sbarluscenta. Qualcuno scatta una foto a loro insaputa. Vent’anni dopo, nei giorni in cui la Nazionale di calcio italiana vince i Mondiali di Spagna, una ragazza si trova al capezzale della madre che improvvisamente ha perso la memoria. Il suo compito è di ricordare e narrare il passato, facendosi aiutare da quella foto. Prende così avvio il racconto di una famiglia nell’Italia spensierata del miracolo economico, una nazione che si lascia cullare dalle canzoni di Sanremo, sogna viaggi in autostrada, si entusiasma con i lanci nello spazio dei satelliti americani e sovietici, e crede nel futuro, almeno fino a quando non soffia il vento della contestazione giovanile e all’orizzonte si addensano le prime ombre del terrorismo. Dopo la strage di piazza Fontana finisce un’epoca favolosa e ne comincia un’altra. La città simbolo dello sviluppo industriale si spegne nel buio dell’austerity, si sporca di sangue e di violenza, mostra il male che si annida e lascia un segno sul destino di tutti. Giuseppe Lupo ci racconta il periodo più esaltante e contraddittorio del secolo scorso - gli anni del boom e quelli di piombo - entrando nei sogni, nelle illusioni, nelle inquietudini, nei conflitti di due generazioni a confronto: quella dei padri venuti dalla povertà e quella dei figli nutriti con i biscotti Plasmon”
 

 

GIOVEDÌ 2 DICEMBRE 2021
L’ospite di giovedì 2 dicembre 2021 è il dr. Carlo Lombardi, Responsabile dell’Unità Semplice di Allergologia, Immunologia e Malattie Respiratorie di Fondazione Poliambulanza, autore del libro “COVID-19 Il rumore dei sogni infranti”.


Perché questa iniziativa promossa da SIAAIC? Innanzitutto per rendere omaggio ai tantissimi colleghi e operatori sanitari che sono stati coinvolti in prima linea e per dimostrare la nostra vicinanza a tutti coloro, pazienti e rispettive famiglie, che sono stati colpiti da questo tzunami pandemico. Penso anche con grande stima, rispetto, vicinanza e commozione ai 350 medici italiani morti a causa del COVID-19 nell’esercizio delle loro funzioni. Si tratta di un’opera insolita, quasi un patchwork; una selezione di immagini, disegni, pensieri e meditazioni che ci sono state inviate da tanti colleghi che lavorano in molte regioni italiane; tra questi anche il contributo sentito e illuminante da parte di Madre Gabriella Tettamanzi, Superiora Generale delle Ancelle della Carità. Sin dall’inizio ho pensato che il COVID-19 sia stato ed è tuttora il rumore dei sogni infranti. Un rumore che è iniziato violentemente, ci ha travolto tutti e persevera nel tempo determinando lo sviluppo di sempre nuove problematiche e sfide.
SIAAIC è l’acronimo di Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica.



GIOVEDÌ 25 NOVEMBRE 2021

L’ospite di giovedì 25 novembre 2021 è Marco Belpoliti, scrittore e saggista, autore del libro “Pianura”.

Pochi luoghi come la Pianura Padana sono allo stesso tempo evidenti e misteriosi. Cuore geografico e produttivo del Paese, la pianura si dispiega allo sguardo esterno apparentemente senza ombre o angoli nascosti: tutti, guardandola da fuori, pensiamo di conoscerla. Ma se ci fermiamo a osservarla meglio, se proviamo a capirla davvero, ecco che, come se d’improvviso salisse quella nebbia che spesso l’avvolge, la pianura diventa un’ipotesi, un oggetto misterioso, un teatro a cielo aperto di malinconie e fantasmi. Marco Belpoliti, che in quelle terre c’è nato, ha intrapreso un viaggio fisico e intellettuale attraverso la Pianura Padana: ne percorre le strade, ne racconta le città e i «paeselli», ma, soprattutto, ne evoca gli abitanti. Tra questi, molti amici e compagni di avventure, da Gianni Celati a Luigi Ghirri, da Piero Camporesi a Giovanni Lindo Ferretti, da Giuliano Scabia a Giulia Niccolai, da Ermanna Montanari a Giuliano Della Casa, da Sandro Vesce a Marco Martinelli, e tanti altri che abitano quelle terre con la loro arte e la loro bizzarria. Ne esce cosí fuori un libro allo stesso tempo intimo e collettivo, quasi un’autobiografia in forma di paesaggio, striata di struggenti nostalgie, capace di raccontare una parte fondamentale dell’Italia, oggi come non mai messa di fronte a una crisi, anche d’identità: ma sapere da dove si viene è il primo passo per procedere verso il futuro. 
 



GIOVEDÌ 21 OTTOBRE 2021
L’ospite di giovedì 21 ottobre 2021 è Gian Luca Favetto, scrittore, giornalista, drammaturgo e autore del libro “Bjula delle betulle”. 


È venuto al mondo nel 1933, in un piccolo broncio di mondo. In una cascina di regione Partôr appartenuta a sua madre e al padre di sua madre, i Bundëjs – Bondesio, in italiano. È nato la notte di San Lorenzo, proprio mentre una stella solcava il cielo. Bjula è l’ultimo dei Bundëjs, il settimo di sette fratelli e sorelle. A quindici anni era già alto uno e ottanta, lungo e flessuoso, come una betulla. Da quella terra è partito e ha girato il mondo in cerca del più tenero futuro. Ha cambiato lavori e città, ha attraversato terre lontane in cerca delle sue origini, ha bevuto, amato, vissuto mille vite che non sono la sua – o forse sì. È diventato altri, altro in giro per il mondo. Da Venezia a San Pietroburgo. Da Montréal alla Costa Azzurra. In teatro e attraverso la Transiberiana. Insieme a Brodskij e a Don Chisciotte. Un racconto lungo un secolo che segue il cammino delle betulle e intreccia molte vite. Alla fine tutti insieme si ritorna a casa. Ci torna anche il lettore, in compagnia di chi ha scritto la storia di Bjula e Lerbie Kane, di Blanche e Matilde, di Meku e Unurin. La loro storia, in fondo, è la sua storia. Può essere anche la tua. 
 

 

GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE 2021
L’ospite di giovedì 30 settembre 2021 è Sara Bignotti, giornalista pubblicista, caporedattore dell’Editrice Morcelliana e autrice del libro “Il senso del libro. Filosofia e linguaggi del marketing editoriale”. 
 

Che cosa spinge a pubblicare un nuovo titolo e a credere che avrà fortuna? La legge dei numeri non lascia speranza al mestiere dell’editore se non integrata da altri principi, quali l’unicità, la bellezza, la giustezza del singolo libro che sceglierà di stampare. Come mostra la storia dell’editoria moderna i più precisi calcoli e le migliori strategie non bastano al successo duraturo nel tempo, che dipende da una alchimia di materiali, idee, persone, luoghi in cui si manifesta il senso stesso del libro, come oggetto concreto, spirituale e intellettuale. Il destino del libro è riposto in una progettualità - tipografica, editoriale, commerciale - di lungo periodo che va dall’ideazione del “progetto” al “lancio” nei canali della comunicazione, promozione, diffusione tradizionali e post-mediali fino all’incontro con l’ultimo inaspettato lettore. Un invito a ripensare la definizione di marketing editoriale, i suoi processi, i suoi nomi, i suoi linguaggi.
La presentazione si terrà a partire dalle ore 18 e sarà moderata da Massimo Tedeschi e Tino Bino.