Premio OMI 2020: consegnata a Poliambulanza la menzione speciale per l’approccio creativo

Premio OMI 2020: consegnata a Poliambulanza la menzione speciale per l’approccio creativo

sabato 03 luglio 2021

Si è svolta questa mattina, sabato 3 luglio, all’Università di Verona, Aula Magna del Polo “Zanotto”, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti della quinta edizione del Premio OMI alla miglior Monografia Istituzionale d’Impresa, seguita dalla cerimonia di consegna di premi e menzioni speciali.

 

Il Premio OMI è indetto ogni due anni dall’Osservatorio Monografie d’Impresa, che da un decennio si dedica a raccogliere, recensire e archiviare le pubblicazioni che tratteggiano i ritratti di imprese e organizzazioni italiane. Il suo archivio di quasi 1.000 volumi è aperto al pubblico presso la sede operativa, accolta dal Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona, Polo Universitario Santa Marta, nell’imponente e storico panificio militare asburgico di Verona.

 

Oltre ai premi per i primi classificati, sono state consegnate sei menzioni speciali

  • per la valorizzazione del fattore umano
  • per l’approccio creativo
  • per il graphic design
  • per la miglior biografia d’imprenditore o impresa o prodotto/servizio
  • per l’attenzione ad Ambiente, Comunità e Territorio 
  • Menzione Montegrappa per la valorizzazione dell’heritage aziendale.

 

È con piacere che comunichiamo che la menzione speciale per l’approccio creativo è stata consegnata a Fondazione Poliambulanza in relazione alla Monografia “Ancelle della Carità in Poliambulanza. Scienza e fede al servizio dell’Uomo”.

 

Il Presidente, Mario Taccolini - “Solo e anzitutto un’accorta e sapienziale lettura della storia, una lettura profonda e penetrante che si dispiega per ben ottant’anni, qual è la presenza della famiglia religiosa di Santa Maria Crocifissa Di Rosa in Poliambulanza, nella successione di stagioni proiettate dinamicamente verso il futuro, ma, al tempo stesso, nella fedeltà al carisma di carità delle origini ottocentesche, può consentire l’intelligenza di un passato che si fa presente, di un patrimonio spirituale, morale, professionale che si declina nell’attualità in costante e inarrestabile evoluzione. Percepire e cogliere le lezioni, le testimonianze, le voci, insomma l’eloquenza e la fecondità di questi ottant’anni, corrisponde alla felice intenzionalità delle fitte e dense pagine che compongono questo volume, in una narrazione sottile, garbata, discreta. Una narrazione che si propone di evocare anzitutto il significato e il valore di una presenza, indispensabile e irrinunciabile, inconfondibile e connotativa. Per dirla in breve, Poliambulanza non esisterebbe se non fosse stata accompagnata, passo dopo passo, dalle Ancelle della Carità, anzi e certamente, Poliambulanza non sarebbe l’odierna Istituzione, l’Istituto ospedaliero quale è oggi, senza le Ancelle della Carità. Innumerevoli, infinite testimonianze potrebbero raccontare questo “evangelico protagonismo”, interpretato nella ferialità umile e silenziosa, giorno dopo giorno, con una dedizione sorprendentemente inedita, capace di rinnovarsi incessantemente nella compassione umanissima, nella tenerezza amorevole, nell’appassionata e aggiornata competenza, nell’ascolto silenzioso e orante, incondizionatamente e per sempre. Una storia ricca di volti luminosi, di ragioni ideali, di eroismi nascosti, di realismo lungimirante. Una storia, appunto, di carità, inesauribile, senza fine”.

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