Quadrantectomia
La mammella viene idealmente suddivisa in quattro quadranti (Q1, Q2, Q3, Q4) costituiti dalle quattro aree che si formano immaginando di tracciare due linee perpendicolari che si intersecano presso il capezzolo. Quest’ultimo con areola forma una quinta zona chiamata “complesso areola capezzolo” (CAP, Q5).
Statisticamente è la zona del cavo ascellare e nel quadrante superiore esterno quella maggiormente colpita da tumore, mentre delle due mammelle, quella più frequentemente colpita da tumore è la sinistra.
Quando il tumore è circoscritto in un singolo quadrante, al posto della mastectomia radicale, laddove indicato e possibile si può effettuare una quadrantectomia, ovvero un intervento di asportazione parziale della ghiandola mammaria, con la cute soprastante e la sottostante fascia del muscolo grande pettorale, associando all’intervento l’asportazione chirurgica della catena linfatica ascellare.
Nelle mammelle di piccole dimensioni l’asportazione chirurgica può riguardare interamente uno dei quattro quadranti in cui anatomicamente viene divisa la mammella. Nei seni di maggiori dimensioni la quadrantectomia comporta l’asportazione di uno spicchio di mammella. La quadrantectomia, rispetto alla mastectomia radicale, è un intervento che dà ottimi risultati estetici pur conservando, in associazione con la radioterapia, un elevato potere terapeutico.
La quadrantectomia è possibile solo per le forme iniziali della malattia ed è quindi rigorosamente destinata a casi ben stadiati e non in fase avanzata.
Tumorectomia
In caso di diagnosi estremamente precoce, per tumori in fase iniziale, ben stadiati, si può ipotizzare un intervento ancora meno invasivo della quadratectomia, ovvero la tumorectomia.
Si tratta di una tecnica chirurgia definita conservativa, poiché salva la maggioranza della mammella non colpita da tumore.
Con la tumorectomia si procede con l’asportazione del tumore e del margine (bordo) di tessuto sano che lo circonda. È indicata per per porzioni di massa che risulti ridotta rispetto alle dimensioni complessive della mammella: si tratterà di tumori di piccola dimensione nei seni piccoli, di tumori di dimensioni maggiori in seni voluminosi
Mastectomia
Con la mastectomia si parla di intervento chirurgico demolitivo, prevedendo l’asportazione di tutto il seno spesso compreso il capezzolo, che in caso non vi sia timore che possa essere a sua volta intaccato, può essere preservato.
La mastectomia è un tipo di chirurgia più invasiva rispetto alla tumorectomia e alla quadrantectomia e, fino ad alcuni anni fa era la tecnica più usata. Oggi, se possibile, si tende a valutare l’opportunità di eseguire delle asportazioni parziali invece che totali
Il vantaggio della mastectomia è che offre maggiori certezze che il tumore venga interamente eradicato. Una mastectomia può essere preferita alla quadrantectomia anche per ragioni estetiche in caso di un seno di piccole dimensioni, poiché il tessuto rimanente potrebbe poi presentare un aspetto non gradevole.
Verrà prescelta la mastectomia totale anche in caso di tumore multicentrico, ovvero, che colpisce zone differenti della mammella, oltre che in caso di tumori di ampie dimensioni.
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