Gli aneurismi cerebrali sono dilatazioni di una arteria cerebrale e fanno parte delle patologie vascolari del sistema nervoso. Queste dilatazioni, a forma generalmente di sacca (aneurismi sacculari) sono dovute ad un allentamento della parete di un'arteria a causa di un processo degenerativo che si verifica nel tempo. Gli aneurismi, proprio per l’indebolimento della parete arteriosa possono arrivare a rompersi, determinando una emorragia cerebrale diffusa (ESA: emorragia subaracnoidea). Questa patologia vascolare ha una maggiore incidenza in persone soggette a ipertensione arteriosa, diabete, aterosclerosi e per chi fuma; più raro è il caso in cui gli individui siano già portatori di malattie sistematiche del tessuto connettivo. In base alla forma si distinguono più tipi di aneurisma:
Questa patologia può riscontrarsi in tutte l'età, anche se il rischio è maggiore tra i 30-60 anni e colpisce soprattutto il sesso femminile. Talvolta possono essere presenti più aneurismi contemporaneamente. Il rischio di rottura aumenta con l’aumentare delle dimensioni dell’aneurisma (dimensione ritenuta “cut-off” è 7 mm, al di sopra della quale si ha un rischio di rottura dell’1-2% per anno). Il rischio di emorragia aumenta dopo la prima rottura e proprio per questo è richiesto un trattamento. Se un individuo ha familiarità con questa patologia il rischio di formazione e rottura è più elevato. In generale i casi di aneurisma sono presenti nel 5% della popolazione.
Il 90% degli aneurismi porta ad un'emorragia subaracnoidea (ESA) e i sintomi che possono sorgere sono:
Il restante 10% dei casi viene scoperto durante indagini cliniche svolte per motivi diversi; e in questo caso, in base alla dimensione e alle forme dell'aneurisma, il neurochirurgo deciderà se è necessario un trattamento. Per la diagnosi della patologia è necessario effettuare una TAC che rivela l’emorragia, e l’angio-TC o l’angiografia (esame invasivo che permette di studiare i vasi interessati attraverso l'iniezione di un mezzo di contrasto iodato) che consentono di visualizzare direttamente l’aneurisma.
Stabilita la diagnosi di ESA, le cure possibili sono:
Nonostante un buon esito dei trattamenti effettuati possono sorgere complicanze come idrocefalo (accumulo di liquor), il vasospasmo (che può comportare ischemie cerebrali e che si verifica sopratutto tra il settimo e il quattordicesimo giorno dopo l'emorragia) e l'epilessia (meno frequente).
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