venerdì 17 aprile 2020
Dall’inizio della pandemia di coronavirus, in tutto il nostro Paese, si è registrato un calo significativo del numero degli accessi in ospedale per sintomi cardiaci. Il 60-65% delle persone di fronte ad alcuni campanelli d’allarme per il cuore, nella fase di picco dell’emergenza, ha preferito restare a casa. Pochi anche i ricoveri per infarto e perlopiù tardivi. Come si spiegano questi dati? È diminuita l’incidenza di attacchi di cuore, a seguito della diffusione di Covid-19? Purtroppo no. Anzi, come spiega il Dott. Diego Maffeo, responsabile dell’Unità di Emodinamica del dipartimento Cardiovascolare di Fondazione Poliambulanza di Brescia diretto dal Dott. Claudio Cuccia, “la naturale propensione del virus a scatenare una risposta infiammatoria di notevole intensità lo rende capace di provocare la formazione di trombi nel sangue e quindi favorire l’ostruzione dei vasi sanguigni, che siano coronarici, cerebrali, polmonari o periferici”.
La riduzione degli accessi in ospedale per problemi cardiaci va piuttosto interpretata alla luce della paura del contagio da coronavirus, con conseguenze purtroppo molto negative proprio a danno del cuore. È per questo che il cardiologo interventista Maffeo vuole fare chiarezza e invitare i cittadini a prendere scelte meditate e consapevoli.
“I dolori al cuore, che in tempi non sospetti facevano correre al Pronto Soccorso, anche a rischio di sovraffollamento, non passano con la camomilla, con qualche minuto in più di riposo e pazienza. Probabilmente il Covid-19 non riuscirà a provocare neppure la metà dei decessi annuali determinati dalle malattie cardiovascolari, che - va ricordato - rappresentano la prima causa morte nel nostro Paese. Non bisogna, perciò, sottovalutare quei sintomi che in altre condizioni metterebbero in allarme: dolore toracico, talvolta percepito come indigestione, fame d’aria improvvisa, svenimenti o capogiri, stanchezza importante ingiustificata e prolungata. Infine si sappia che gli ospedali ed il Pronto Soccorso sono sempre zone sicure, con percorsi studiati al dettaglio per proteggere chi vi viene ricoverato e che il 112 è il miglior modo per raggiungerle”.
Per la tutela della salute e del ben-essere del singolo, della coppia, della famiglia
Cerca il Punto Prelievi di Poliambulanza più vicino a te ed effettua le analisi di laboratorio tramite il Servizio Sanitario Nazionale o in regime privato.
Una guida pratica per le donne che scelgono di partorire in Fondazione Poliambulanza.
Tutti i servizi Welfare per le aziende che hanno a cuore la salute dei propri dipendenti
Il nuovo punto di riferimento dei bresciani.