Tumore al pancreas: facciamo il punto. Le risposte degli Specialisti alle domande dei pazienti

Tumore al pancreas: facciamo il punto. Le risposte degli Specialisti alle domande dei pazienti

martedì 26 novembre 2019

 

R. Z. Si può fare prevenzione? 

Quello che si può fare è ridurre i fattori di rischio che sono correlati alla malattia (ovvero le condizioni che aumentano le probabilità di svilupparla, nonostante non siano né necessarie né sufficienti per provocarla) come il fumo di sigaretta (un fumatore ha un rischio di avere un carcinoma del pancreas da doppio a triplo rispetto ad un non fumatore), l’obesità, la ridotta attività fisica, l’elevato consumo di grassi saturi e la scarsa assunzione di verdure e frutta fresca.  

 

 

G. D. Le cisti al pancreas possono essere un problema scatenante?

Esistono vari tipi di cisti del pancreas, la maggior parte sono benigne (cisti sierose), altre - la minoranza - possono trasformarsi in un tumore maligno (cisti mucinose). Saranno TAC e/o RMN a definirne la natura e a far propendere i medici verso un semplice (ma costante) monitoraggio, oppure, in presenza di determinate caratteristiche sospette, verso l’asportazione. 

 

 

G. O. Ci sono novità riguardo le cure per pazienti affetti da tumore al pancreas?
In termini farmacologici, i dati emersi più recentemente riguardano la cura dei pazienti colpiti da tumore al pancreas e affetti da mutazione del gene BRCA: successivamente al trattamento chemioterapico a base di platino, la somministrazione di Olaparib sembrerebbe rallentare la progressione della malattia. 
Altri studi, ancora in fase sperimentale, si affidano invece all’immunoterapia (valida anche per il trattamento di altri tumori), ma solo in una situazione di “instabilità microsatellitare” (ovvero se la malattia non esprime determinate proteine coinvolte nella riparazione del DNA); in questi casi, si può pensare di arruolare la persona malata in studi clinici che la contemplino, in quanto le percentuali dei pazienti che rispondono a queste caratteristiche sono molto basse.

 

 

A. D.M. 58 anni cancro al pancreas con metastasi al fegato. È possibile come adiuvante alla chemio la termoablazione?
In linea generale il cancro del pancreas metastatico è da considerarsi una malattia “sistemica”, cioè diffusa nell’organismo, per cui trattare un'unica lesione con un trattamento mirato (come è la termoablazione) sapendo che ci sono altre sedi di malattia o ce ne potrebbero essere altre a breve, non offre alcun vantaggio in termini di sopravvivenza. Quindi in generale no, nonostante non sia da escludere questa possibilità in situazioni molto particolari. 

 

 

L. A. C’è familiarità?  
Sì, il tumore del pancreas può essere ricorrente nelle famiglie, in particolare se almeno due parenti di primo grado ne sono colpiti. Il 20% dei tumori pancreatici familiari è causato da mutazioni genetiche. 

 

 

E. M. È possibile non vedere un tumore al pancreas con la TAC e/o la Risonanza?  
La Tac e la Risonanza Magnetica sono metodiche molto sensibili per la diagnosi di tumore al pancreas, pur tuttavia è possibile che lesioni di piccole dimensioni (generalmente al di sotto di 1-2 cm), possano sfuggire alla diagnosi (sebbene succeda raramente). 
Può, inoltre, capitare che il tumore provochi una infiammazione al pancreas (pancreatite) ostacolandone il riconoscimento e rendendone la diagnosi più tardiva, ma fortunatamente la gran parte delle neoplasie del pancreas (più dell’80%) sono ben identificabili attraverso gli esami radiologici.

 

 

A. S. Buongiorno, ho avuto in passato infiammazione del pancreas dovuto ad un calcolo biliare bloccato nel coledoco. Potrei avere conseguenze in futuro? 
L’infiammazione del pancreas può essere un fattore di rischio per lo sviluppo di tumore solo se è cronica, cioè in caso di “pancreatite cronica”; una condizione che provoca lesioni strutturali permanenti con fibrosi e stenosi dei dotti, generalmente correlata all’uso di alcool, al fumo o a determinate patologie autoimmuni. 

 

 

S. M. Quali sono le persone maggiormente esposte al rischio di tumore al pancreas? 
I principali fattori di rischio sono: fumo di sigaretta, obesità, ridotta attività fisica, elevato consumo di grassi saturi e scarsa assunzione di verdure e frutta fresca, pancreatite cronica, pregressa gastrectomia, familiarità.

 

 

S. N. Il tumore al pancreas progredisce velocemente? 
Purtroppo sì, è una malattia aggressiva e spesso rapidamente evolutiva. Alla diagnosi quasi la metà dei pazienti in causa ha già metastasi a distanza e purtroppo un’aspettativa di vita che, con le terapie, mediamente non supera l’anno.

 

 

L. M. Qual è la dieta più indicata in presenza di un tumore al pancreas?
In presenza di tumore al pancreas è importante seguire una dieta equilibrata, in modo da contrastare la perdita di peso e mantenere una buona muscolatura corporea. Così facendo sarà possibile essere curati più efficacemente e conservare più a lungo un’autonomia funzionale. 
Nello specifico, l’alimentazione deve essere ricca di frutta fresca e secca, verdura, pesce e legumi. È consigliato consumare carboidrati complessi ed integrali, preferire la carne bianca a quella rossa e scegliere grassi di origine vegetale, come l’olio di oliva.