Idee... per la testa

La caduta dei capelli

LA CADUTA DEI CAPELLI
La caduta dei capelli costituisce uno dei cambiamenti estetici più evidenti che può subentrare quando si interviene nella cura di un tumore. A seconda del tipo di terapia di cui si necessita, la caduta dei capelli (alopecia) può essere parziale o totale e, seppur spesso costituisca un cambiamento temporaneo, è un momento delicato che può essere vissuto con disagio.
Per poter affrontare e gestire con maggiore tranquillità e consapevolezza questo passaggio abbiamo pensato di offrirvi semplici “linee guida” che ci auguriamo possano esservi utili per orientarvi nella scelta di soluzioni “su misura”.


I TRATTAMENTI ANTITUMORALI
I trattamenti impiegati per la cura di un tumore comprendono la chemioterapia e/o la radioterapia. Radioterapia: consiste nella somministrazione di radiazioni ionizzanti che distruggono le cellule tumorali e riducono le dimensioni del tumore. Al termine delle sedute (che durano pochi minuti) il paziente non è radioattivo e può condurre una vita normale.
Solo nel caso in cui la radioterapia sia localizzata alle zone della testa (e quindi anche al cuoio capelluto) si avrà la caduta dei capelli (alopecia).
A differenza dell’alopecia da chemioterapia, dopo il trattamento radioterapico i capelli potrebbero ricrescere a chiazze o non ricrescere più definitivamente. 
Il tempo in cui cadranno i capelli e la loro eventuale ricrescita, dipendono dalla dose di radiazioni ricevuta dai bulbi piliferi e dalla durata del trattamento.
Chemioterapia: consiste nell’impiego di farmaci anticancro, detti citotossici o antiblastici, che aggrediscono le cellule tumorali bloccandone la crescita. 
L’azione di questi farmaci può però coinvolgere anche le cellule sane dell’organismo, come i follicoli dei peli e dei capelli, causandone la caduta.
Ricordiamo che non tutti i farmaci chemioterapici causano la caduta dei capelli: in alcuni casi il fenomeno è così lieve da essere difficilmente riconoscibile, in altri casi invece i capelli possono cadere parzialmente o completamente. Il grado di caduta dei capelli dipende dal tipo di farmaco o dalla combinazione di farmaci somministrati, dal loro dosaggio e dal modo in cui il paziente risponde al trattamento.
La caduta dei capelli come effetto collaterale della chemioterapia è reversibile: alla fine dei cicli chemioterapici, e in alcuni casi anche prima, i capelli ricrescono.


ALOPECIA DA RADIOTERAPIA
La radioterapia, insieme alla chemioterapia, rappresenta una delle possibili cure per guarire da un tumore o per attenuarne i sintomi.
Se il trattamento radiante è indirizzato alle zone del cuoio capelluto, procura un’alopecia tendenzialmente definitiva e non reversibile, al contrario del trattamento chemioterapico.


ALOPECIA DA CHEMIOTERAPIA
La perdita dei capelli non avviene improvvisamente, da un giorno all’altro, ma con una certa gradualità a partire dalla seconda settimana dopo la prima chemioterapia.
Di seguito riportiamo alcuni piccoli accorgimenti e suggerimenti che vi potranno essere utili per far fronte ai tre passaggi principali di questo percorso: prima della caduta…durante….dopo.


PRIMA DELLA CHEMIOTERAPIA

  • Già al momento della prima chemioterapia, spesso viene consigliato di tagliarsi i capelli corti per limitare lo shock della caduta. Tuttavia, prima di tagliarli, vi consigliamo di parlare con il vostro parrucchiere che vi aiuterà a decidere un taglio che, a poco a poco, accompagnerà la caduta.
  • Raccomandiamo di non accorciare i capelli utilizzando la macchinetta rasa capelli perché potrebbero “pungere” sotto il copricapo o la parrucca, ma di tagliarli a “forbice”, preferibilmente con l’aiuto del vostro parrucchiere, per evitare che ci siano zone irregolari “a chiazze”, essendo i capelli in procinto di cadere.
  • Nel caso scegliate la parrucca, poterla indossare prima della totale o parziale alopecia vi consentirà di abituarvi gradualmente alla nuova immagine.
  • Utilizzate sempre shampoo e balsamo delicati che non contengano ingredienti come l’acido silicico, il mentolo, la canfora, l’eucalipto o l’henné, perché tali sostanze possono essere irritanti per il cuoio capelluto ora reso più sensibile a causa delle terapie.
  • È consigliabile non utilizzare bigodini, ferro o piastra e preferire spazzole con setole morbide per non indebolire o spezzare i capelli.
  • Nei giorni seguenti la prima chemioterapia potrebbe capitarvi di percepire una sensazione di dolore alla cute come se vi stessero tirando i capelli. A questo punto accorciateli e questa sensazione passerà all’istante.


DURANTE LA CHEMIOTERAPIA

  • A partire dalla seconda settimana dopo la prima chemioterapia, noterete inizialmente una minima perdita di capelli di cui vi potrete accorgere guardando la spazzola o la federa del cuscino. Nei giorni successivi la caduta si farà più massiva e si perderanno ciocche di capelli via via più consistenti, fino alla parziale o totale perdita.
  • Durante la notte, anche se vi trovate nel caldo periodo estivo, potrebbe essere confortevole indossare un copricapo di tessuto naturale (generalmente in cotone), che ripari la cute in questo momento molto sensibile ed esposta.
  • È consigliabile non utilizzare federe di nylon perché potrebbero irritare il cuoio capelluto e preferire invece le fibre naturali come il cotone o il lino.
  • Se il cuoio capelluto è secco, squamoso o dà prurito, usate un idratante delicato non profumato. Una valida alternativa sono gli oli naturali di mandorla o di oliva.
  • Se non fate uso di un copricapo o di una parrucca, è importante, se c’è il sole, proteggere sempre la testa con una crema a fattore protettivo totale.
  • La caduta potrebbe anche interessare la peluria che ricopre tutto il corpo, come le zone delle ascelle, del pube, le ciglia e le sopracciglia. Si tratta sempre di un effetto temporaneo che terminerà non appena saranno concluse le terapie. Nel frattempo, vi consigliamo di sostituire i deodoranti profumati con il borotalco o con prodotti a base di cristalli minerali naturali (in vendita in erboristeria o farmacia).
  • Inoltre, è utile sapere che in diversi centri specializzati sono disponibili ciglia finte, facilmente applicabili alle palpebre e, per le vostre sopracciglia, in alternativa al tatuaggio, apposite sagome per disegnarle della forma e del colore più appropriato al vostro viso.

 

È POSSIBILE PREVENIRE LA CADUTA DEI CAPELLI DURANTE LA CHEMIOTERAPIA?
Attualmente non esistono farmaci in grado di prevenire la caduta dei capelli. Tra i metodi materiali attualmente in uso esiste la termocuffia, comunemente detta “casco di ghiaccio”.
Il funzionamento di questa cuffia si basa su un sistema di raffreddamento che, provocando una vasocostrizione, riduce il flusso di sangue ai follicoli limitando così l’assorbimento di farmaco chemioterapico a livello delle cellule del cuoio capelluto.
È un metodo tutt’ora solo in fase di sperimentazione, con risultati di applicazione molto contrastanti.


DOPO LA CHEMIOTERAPIA LA RICRESCITA
Nel periodo appena successivo al trattamento chemioterapico, all’incirca nell’arco dei primi 2 mesi, i vostri capelli ricominceranno a crescere.
Spesso accade che ricrescano differenti da come erano in precedenza, potrebbero essere ricci anche se erano lisci, essere di un colore leggermente diverso o più sottili: non c’è da spaventarsi perché si tratta solo di un effetto temporaneo.
Al termine delle terapie, quando i capelli ricominceranno a crescere, con il consenso del vostro oncologo, potrete tranquillamente riprendere i trattamenti come il colore e la permanente.


IDEE... PROPOSTE... ALTERNATIVE.
LA PARRUCCA...?

La parrucca può costituire un valido aiuto per far fronte alla temporanea perdita dei capelli, consentendovi di sentirvi maggiormente a vostro agio, di scegliere il look a voi più gradito e, perché no, anche di concedervi l’occasione di sperimentare quell’acconciatura che fino ad ora non avevate avuto il coraggio di osare!

 

COME SCEGLIERE ED ACQUISTARLA
1. Informatevi su quali siano i centri specializzati a cui potervi rivolgere e, una volta trovato il centro che vi sembra più adeguato, andateci di persona e provate le parrucche che più vi piacciono, valutandole con calma e attenzione.
2. Oltre all’acconciatura che più vi piace, considerate anche:

  • La qualità del materiale: deve essere sempre ipoallergenico, sia che scegliate una parrucca sintetica (meno costosa e con una durata di circa 6 mesi) o di capelli naturali (più costosa ma di maggior durata, circa 12 mesi).
  • La vestibilità e la comodità: non dipendono tanto dal taglio lungo o corto, quanto dal tipo di lavorazione e dalla trama della retina che si appoggia direttamente sul cuoio capelluto.
  • La manutenzione pratica: tutte le parrucche si possono lavare ed asciugare ma, per non rischiare di rovinarle, informatevi dal venditore su come farlo correttamente e quali prodotti utilizzare, oppure, in alternativa, se ne potrà occupare il vostro parrucchiere.

3. Se desiderate un’acconciatura che non sia troppo diversa dalla vostra originale cercate una parrucca che sia simile nel taglio ma preferibilmente di una tonalità che, a seconda del vostro incarnato, possa illuminare il colorito del viso, forse un po’ spento in questo periodo.
4. Spesso si ha la tendenza a preferire una parrucca simile all’acconciatura originale per mantenere un’immagine rassicurante a cui si è abituate. Tuttavia, considerate che la parrucca può anche diventare un temporaneo accorgimento estetico che vi dà l’opportunità di “giocare” e di sperimentarvi in nuove immagini di voi stesse.
5. Ricordatevi che una parrucca acquistata in seguito ad un ciclo di chemioterapia è considerata a tutti gli effetti un dispositivo medico e quindi può essere detratta come spesa sanitaria semplicemente presentando la fattura d’acquisto nella dichiarazione dei redditi.

La Risoluzione n. 9 del 16/02/2010 dell’Agenzia delle Entrate dichiara che la spesa sostenuta per l’acquisto della parrucca può beneficiare della detrazione in quanto:
a) sopperisce ad un danno estetico conseguente ad una patologia;
b) supporta una condizione di grave disagio psicologico nelle relazioni della vita quotidiana.


... E UN BEL FOULARD?
Un’originale alternativa alla parrucca, o suo complemento, è rappresentata dai foulards e dalle bandane che si possono considerare a tutti gli effetti validi accessori per valorizzare il proprio stile. Per la scelta è importante considerare che i tessuti siano in fibre naturali come il lino e il cotone (la seta non è consigliabile perché tende a scivolare), per evitare sensazioni di prurito e irritazione e favorire la traspirazione del cuoio capelluto.

 

TANDI MODI DI INDOSSARE IL FOULARD



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Servizio di Psico-oncologia 030.3518252 - 677
dal lunedì al venerdì
spc.oncologia@poliambulanza.it
Referente del Servizio di Psico-oncologia
Dr.ssa Federica Andreis Psicologa Psicoterapeuta

 

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